Rock News
18/07/2023
In un incontro con i fan dei Queen organizzato dal quotidiano inglese The Guardian, Brian May ha raccontato ancora una volta i dettagli di un episodio nella lunga carriera della band che rimane senza una vera risposta: l’addio del bassista John Deacon.
Dopo aver partecipato al concerto benefico Freddie Mercury Tribute nell’aprile 1992 e aver suonato nell’album postumo Made in Heaven con cui i Queen hanno eseguito la volontà di Freddie trasformando in canzoni le sue ultime registrazioni vocali, il bassista entrato per ultimo nella formazione nel 1971, autore di alcuni dei più grandi successi della loro carriera (Another One Bites the Dust del 1980 e I Want to Break Free del 1984) e legatissimo a Freddie Mercury nonostante un carattere tranquillo e riservato totalmente opposto a quello del frontman dei Queen, ha cominciato a ritirarsi silenziosamente dalle attività legate alla band.
«John è una persona sensibile che soffre le situazioni di stress» ha detto Brian May, «Perdere Freddie è stato difficile per tutti, ma per lui di più». John Deacon partecipa all’ultimo inedito dei Queen, No One But You (Only the Good Die Young) pubblicato nel 1997, suona il 18 settembre 1993 ad un evento benefico organizzato da Roger Taylor nel castello di Cowdray House nel Sussex, e poi il 17 gennaio 1997 alla prima del balletto del coreografo Maurice Bejart ispirato alla vita di Freddie Mercury (e del ballerino Jorge Donn, anche lui vittima dell’Aids). La band esegue The Show Must Go On con Elton John come ospite speciale. «Quella sera stessa, John ci ha guardato e ci ha detto: “Non posso più farlo. Non ce la faccio”» ha detto Brian May, «Sapevamo che aveva bisogno di prendersi una pausa, ma non è più tornato indietro. Non voglio rivelare troppi dettagli perché rispettiamo il fatto che voglia la propria privacy».
Oggi John Deacon ha 71 anni (è nato a Leicester il 19 agosto 1951), vive tra la sia casa di Biarritz in Francia e il quartiere residenziale di Putney a sud di Londra con la moglie Veronica con cui è sposato dal 1976 e fa una vita tranquilla con i sei figli e i numerosi nipoti. Nonostante sia uno dei musicisti più ricchi d’Inghilterra, le uniche immagini di lui pubblicate dalle riviste inglesi sono quelli di un normale signore settantenne che torna a casa con le buste della spesa. Brian May ha detto che mantiene ancora il suo ruolo nella gestione economica dell’eredità della band: «Ogni decisione che prendiamo passa sempre anche da lui. Questo non vuole dire che parliamo con lui, ma riusciamo a comunicare. John fa ancora parte dei Queen».
Nel corso del suo incontro con i fan, Brian May ha anche parlato del suo rapporto con la musica: «Mi vergogno un po’ a dire che non ho molto tempo per ascoltare cose nuove, non mi mi succede spesso di mettermi ad ascoltare musica. Di solito suono, oppure mi dedico all’astrofisica o alle mie campagne animaliste e in più ho tre figli e sette nipoti. Non mi rimane molto tempo libero». Il chitarrista dei Queen ha detto di avere ancora il Cd in automobile, e di avere sempre con sé un paio di titoli sorprendenti: «Pink mi piace molto, è un’artista incredibile. Ascolto sempre anche i Foo Fighters e ho un Cd di Avril Lavigne. Non mi stanca mai, le sue canzoni sono sempre fresche e hanno una esuberanza che mi piace molto».
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