Rock News
14/04/2023
«Quando abbiamo registrato Meteora siamo entrati in un periodo di introspezione, di ricerca interiore oltre che di sperimentazione sonora» ha detto Mike Shinoda in una nuova approfondita intervista sui 20 anni del secondo album dei Linkin Park, Meteora uscito il 25 marzo 2003, «Ci chiedevamo costantemente: chi siamo? Che tipo di dichiarazione artistica vogliamo fare?». L’aspetto personale e riflessivo della musica dei Linkin Park, che unisce l’aggressività di alcune linee vocali di Chester Bennington e a produzione complessa delle canzoni create da Brad Delson e Mike Shinoda in una fusione di metal, elettronica e hip-hop, è quello che differenzia i Linkin Park dalle formule della scena nu metal dei primi anni duemila. «Suonavamo nei festival dove le band si imitavano tra loro e facevano di tutto per sembrare più fuori di testa possibile» spiega Mike Shinoda. «Ci siamo resi conto rapidamente che non faceva per noi».
«Ci interessava di più essere sinceri, diretti e vulnerabili» dice il chitarrista Brad Delson, «È un elemento catartico, che si esprime a volte in modo rabbioso e a volte delicato. La nostra musica è interessante perché è fatta di contrapposizioni: quando le cose sono prevedibili non sono più divertenti».
I Linkin Park non esistono più dopo la tragica scomparsa di Chester Bennington che si è tolto la vita il 20 luglio 2017 e Mike Shinoda, Brad Delson, Rob Bourdon, Joe Hahn e Dave Farrell hanno sempre detto chiaramente che oltre a celebrare gli anniversari dei loro album con edizioni speciali (quella del primo album Hybrid Theory è uscita nel 2021 e l’anno scorso hanno reso disponibile in streaming una nuova versione rimasterizzata del terzo Minutes to Midnight), non hanno intenzione di portare avanti la storia della band senza il loro amico e frontman. Durante il lavoro sull’edizione di Meteora, hanno ritrovato negli archivi Lost, un singolo inedito che secondo Brad Delson: «Rappresenta al massimo i due aspetti della nostra musica, la forza e la delicatezza» e ha avuto un grande successo. «La band è diventata sempre più prolifica nel corso della propria carriera, a volte scrivevamo cento canzoni per farne ascoltare una» dice Mike Shinoda, «Ma raramente i pezzi scartati sono speciali come quelli che abbiamo pubblicato. Lost è un caso a parte, una scoperta bellissima. Non so se esiste un’altra Lost nei nostri archivi, forse sì».
Mike Shinoda sta portando avanti la sua carriera solista: nel 2018 ha pubblicato l’album Post Traumatic e ha partecipato alla colonna sonora del film horror Scream 6 producendo un pezzo di Demi Lovato, Still Alive e collaborando con Kailee Morgan nel brano In My Head: «Lavorare su Meteora mi ha ricordato quanto è divertente suonare gli strumenti e sperimentate in studio» ha detto, «È strano scrivere e registrare canzoni sapendo che non saranno dei brani dei Linkin Park. Ma sono contento, faccio quello che mi piace, voglio solo fare musica nuova».
Intanto, venti anni dopo la sua uscita, Meteora continua ad essere un album importante per il pubblico che non ha mai abbandonato i Linkin Park: «Eravamo dei ragazzi giovani che cercavano il loro posto nel mondo, costruivano una nuova identità e affrontavano nuove responsabilità, esperienze ed opportunità» dice Brad Delson, «In Meteora c’è tutto quello che quel momento di crescita si porta dietro: insicurezza, rabbia, paura, gratitudine, consapevolezza. Sono emozioni comuni, che saranno sempre rilevanti per tutti».
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