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Roger Waters, l'album dei Pink Floyd che definisce imbarazzante: "andrebbe buttato nel cestino e mai più ascoltato"

L'ex bassista lo ha definito "orribile e imbarazzante"

Roger Waters, l'album dei Pink Floyd che definisce imbarazzante: "andrebbe buttato nel cestino e mai più ascoltato"

15/03/2023

Roger Waters è diventato famoso nel mondo del rock per il suo modo diretto e spiazzante di dare giudizi, soprattutto sulla sua sa band, i Pink Floyd. Le controversie nate dai rapporti difficili con la band sono state tante nel corso degli anni (fino all’ultima contestata mossa di riregistrare un pezzo storico della band come Comfortably Numb e l’intero album The Dark Side of the Moon senza la chitarra di David Gilmour), ma forse nessun commento è stato spietato come quello che ha fatto in una famosa intervista con il Times negli anni ’80 a proposito dell’album Atom Heart Mother: «Ecco un ottimo esempio di album che andrebbe buttato nel cestino della spazzatura e mai più ascoltato. E’ davvero orribile e imbarazzante».

Atom Heart Mother, pubblicato il 2 ottobre 1970 è il quinto album nella carriera dei Pink Floyd, il terzo senza Syd Barrett. Grazie ad una copertina leggendaria creata dallo studio Hipgnosis, con la mucca fotografata nei campi dell’Hertfordshire (il cui nome era Lulubelle III) e per la prima volta niente nome della band e niente titolo, Atom Heart Mother è il primo album dei Pink Floyd ad arrivare al numero uno in classifica in Inghilterra, mentre in America arriva al numero 55 e vince un disco d’oro.

I Pink Floyd hanno pubblicato Ummagumma nel 1969 e hanno appena finito di registrare la colonna sonora del film Zabrinzkie Point di Michelangelo Antonioni (in cui hanno provato una suite musicale di Richard Wright chiamata The Violent Sequence, che poi diventerà Us and Them su The Dark Side of the Moon) e quando entrano in studio ad Abbey Road sono in un momento di grande tensione, anche perché si sono separati dal loro primo produttore Norman Smith, sostituito da Ron Geesin. Decidono di fare un album diviso in due: una lunga suite di 24 minuti sul primo lato, Atom Heart Mother (in cui usano un nuovo registratore a otto piste appena acquistato dalla EMI, suonando tutte le parti di basso e tastiera in una unica session) e sul secondo lato tre canzoni da cinque minuti firmate da Wright, Gilmour e Waters e un ultimo brano strumentale psichedelico di tredici minuti. È un progetto complesso, curato nei minimi dettagli e tecnicamente elevatissimo, ma secondo la band non è mai stato all’altezza dei loro migliori lavori.

Anche David Gilmour lo ha sempre criticato: «Era una buona idea, ma è venuta male. L’ho riascoltato recentemente, fa schifo!» ha dichiarato alla rivista Mojo nel 2001, «Probabilmente è il nostro punto più basso artisticamente. Ascoltandolo, sembra che non avessimo alcuna idea, per fortuna siamo diventati molto più creativi dopo». Nonostante la pessima opinione da parte dei suoi autori, Atom Heart Mother è considerato un punto di riferimento della musica psichedelica, e un passo importante verso l’evoluzione artistica superiore degli album successivi dei Pink Floyd, Meddle del 1971, la colona sonora Obscured by Clouds del 1972 e The Dark Side of the Moon del 1973.

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