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Si dice che durante una conversazione con Jonathan Poneman, fondatore della etichetta indipendente Sub Pop di Seattle che lancia la scena indie rock della città e pubblica il primo album dei Nirvana, Bleach del 1989, Kurt Cobain abbia detto a proposito della band che ha formato con il suo amico Krist Novoselic: «Credo che dovremmo suonare con i The Knack e i Bay City Rollers mentre vengono aggrediti dai Black Flag e dai Black Sabbath». La band di Tony Iommi, Geezer Butler e Ozzy Osbourne che nel 1970 costruisce partendo dalla desolazione industriale di Birmingham un monumento di suono ed estetica che risuona per generazioni in Inghilterra, in America e nel mondo con il nome di heavy metal sono sempre stati una delle band preferite di Kurt Cobain, e la sua ammirazione per il personaggio, il modo di stare sul palco e l’impatto sul rock per Ozzy Osbourne non è mai cambiato: «Ho il massimo rispetto per lui, anche se non mi piacciono molto i suoi ultimi album solisti» ha detto Kurt in un’intervista «Ho sempre amato i Black Sabbath e ci sono molte similitudini tra loro e noi». Kurt ha anche raccontato un incredibile incontro del tutto casuale con il Principe delle Tenebre: «Eravamo in studio a mixare un album, anche Ozzy era lì e ci siamo incrociati in corridoio. Non abbiamo parlato, ma io mi sono spostato contro il muro per farlo passare perché non era messo benissimo». Dave Grohl ha spiegato meglio nel dettaglio questo clamoroso incontro: gli studi erano i Devonshire Sound Studios nella San Fernando Valley in California, dove Butch Vig porta i Nirvana a fare il primo mix di Nevermind nel maggio 1991 «L’ho raccontato a Ozzy, anche se lui non si ricordava. In studio c’era anche una sala con il biliardo, e ogni volta che Ozzy passava di lì, io e Kurt eravamo senza parole». Ozzy Osbourne chiede anche ai Nirvana se vogliono partecipare al suo No More Tour del 1991 come band di supporto (una richiesta che nel periodo in cui i Nirvana escono con Nevermind viene fatta anche dai Guns N' Roses e dai Rush), ma come hanno fatto con tutti, i Nirvana rifiutano. «Sarebbe stato divertente far parte del suo ultimo tour, ma non vogliamo suonare nelle arene e in posti grandi e non vogliamo essere la band di supporto di nessuno» dice Kurt.
Nella sua biografia del 2009, I Am Ozzy, Ozzy Osbourne ha ha ricordato Kurt Cobain, la sua musica e le reciproche influenze tra la sua band i Black Sabbath e i Nirvana: «Smells Like Teen Spirit ha avuto un grande impatto su di me, e sono onorato e fiero di sapere che Kurt era un mio fan. Era eccezionale».
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