Rock News
22/04/2022
«Sono grata di essere figlia dei miei genitori, sono due persone fantastiche e due grandi artisti ma sono anche fiera di essere me stessa e ho sempre cercato di dimostrare al mondo che merito il mio spazio» sono le parole di Zoe Kravitz, figlia dell’attrice Lisa Bonet e della rockstar Lenny Kravitz, due icone di fama e bellezza, una delle coppie più amate degli anni 90, nata nel backstage di un concerto a New York, celebrata con un matrimonio il 16 novembre 1987 e con la nascita di Zoe il 1 dicembre 1988.
Zoe Kravitz vive nel mondo dello spettacolo da quando è nata, ha esordito al cinema a soli 19 anni in un piccolo ruolo in una commedia romantica con Catherine Zeta Jones, ha recitato in blockbuster (X Men, Divergent e il capolavoro di fantascienza Mad Max: Fury Road di George Miller) e in film e serie televisive indipendenti, da Big Little Lies a High Fidelity ispirata al romanzo di Nick Hornby ed è arrivata alla consacrazione con il ruolo di Catwoman nel nuovo film della serie Batman girato da Matt Reeves (considerato il film più dark sull’antieroe dei fumetti DC Comics) e una apparizione alla notte degli Oscar 2022 con un look ispirato ad Audrey Hepburn che ha conquistato il pubblico.
Lenny Kravitz non ha perso occasione per celebrare la sua carriera e i suoi successi. Dopo la sua prima partecipazione al Saturday Night Live, lo show televisivo più seguito d’America ha fatto un post su Instagram:
«Vederti brillare nello stesso luogo dove i tuoi nonni si sono incontrati è stato incredibile» ha scritto riferendosi ai suoi genitori, il produttore televisivo Sy Kravitz e la madre Roxie Roker, conduttrice e attrice, «Sei stata perfetta». Per Zoe Kravitz, Lenny Kravitz in passato ha anche fatto uno degli sforzi creativi più complessi ed impegnativi per un musicista: scrivere una canzone per il proprio figlio.
Lenny lo ha fatto nel momento in cui la sua carriera stava decollando, nel secondo album Mama Said nel 1991 con il brano Flowers for Zoe.
Il punto di riferimento per tutti nel rock è il più grande cantautore di sempre, John Lennon che nel 1980 nel suo album Double Fantasy ha raccontato l’emozione della nascita di suo figlio Sean con la melodia di Beautiful Boy (Darling Boy). Altri brani dedicati ai propri figli sono diventati famosissimi, ma si tratta di canzoni di infinita disperazione come All My Love dei Led Zeppelin, scritta da Robert Plant dopo la scomparsa del figlio Karac nel 1977, Tears in Heaven di Eric Clapton ispirata alla tragedia del figlio Conor.
Pochi artisti sono riusciti a rappresentare la gioia e la meraviglia della nascita di un figlio: David Bowie nel 1971 ha scritto Kooks per Duncan Jones, Thom Yorke ha scritto Sail to the Moon sull’album Hail toi the Thief del 2003 per il figlio Noah (oggi anche lui musicista), Lenny Kravitz invece immagina una ninna nanna lunga meno di tre minuti con un testo scritto dalla prospettiva di un bambino che sta per iniziare ad esplorare il mondo e conoscere la vita e crea un momento indimenticabile in mezzo al guitar rock travolgente dell’album Mama Said che nel 1991 lo lancia al successo in tutto il mondo.
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