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Kiss: Gene Simmons e il rimpianto di non aver lavorato con i Van Halen. La replica di Paul Stanley: "Grazie a Dio non accettammo"

Il cantante e chitarrista: "essere coinvolti in altri progetti avrebbe davvero danneggiato la band"

Kiss: Gene Simmons e il rimpianto di non aver lavorato con i Van Halen. La replica di Paul Stanley: "Grazie a Dio non accettammo"

12/11/2021

I Kiss e i Van Halen, due fra i nomi più grandi nomi del rock mondiale, sono più legati di quanto si possa pensare. E avrebbero potuto esserlo ancora di più, secondo quanto dichiarato dagli stessi Gene Simmons e Paul Stanley.

All’inizio della loro carriera, infatti, i Van Halen hanno rischiato di firmare un contratto con i Kiss, che sarebbero così diventati i loro manager a tutti gli effetti. Il tutto non è poi andato in porto, e c’è un membro della band di Detroit Rock City che porta con sé il rimpianto di non aver continuato quel percorso e ancora oggi ne parla con rammarico.

In occasione della annuale Kiss Kruise, Simmons e Stanley hanno partecipato ad una sessione di Q&A con i fan e hanno raccontato anche alcuni aneddoti della loro carriera. Tra questi, proprio la storia del mancato rapporto lavorativo con Eddie Van Halen e soci.

Abbiamo commesso un grosso errore, uno solo. C'era una band, chiamata Van Halen. Erano sotto contratto con la Man of a Thousand Faces, Inc. Avevano registrato una demo di 24 tracce. […] Volevano firmare con noi, e abbiamo detto di no”. Il tutto è avvenuto a metà degli anni Settanta, quando i Kiss si trovavano a Los Angeles per registrare uno speciale televisivo. Invitati dal DJ locale Rodney Bingenheimer ad assistere ai live di un paio di band sconosciute, si imbatterono in quelli che, da lì a pochi anni, sarebbero diventati uno dei gruppi più famosi al mondo: i Van Halen. Dopo lo spettacolo, Simmons aveva da subito espresso il suo desiderio di lavorare la band, proponendo loro di metterli sotto contratto.

Il bassista fece volare la band fino a New York per registrare una demo, ma poi le cose si fermarono a questo punto.

E se Simmons ha espresso rammarico, Stanley non è esattamente della stessa idea: “Grazie a Dio non lo abbiamo fatto. Il motivo per cui abbiamo detto di no è perché parte della joie de vivre di Gene, cioè del suo amore per la vita, è che gli piace guardare e fare tante cose diverse. E a volte questo significa doverlo trattenere, specialmente era così agli inizi della nostra carriera, quando essere coinvolti in altri progetti avrebbe davvero danneggiato la band. Non potevi ascoltare i Van Halen e non pensare che fossero fantastici. Bill [Aucoin, il manager dei Kiss all’epoca ndr] lo sapeva. Ero con Gene quando ha visto per la prima volta i Van Halen allo Starwood. Ma l'idea di gestire o produrre band quando eravamo ancora all'inizio della nostra carriera era qualcosa... Quella mossa, diciamo, si chiama autoconservazione”.

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