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Nirvana, Come As You Are: la storia dell'inno di Kurt Cobain dedicato all'accettazione di sé stessi

Secondo singolo da Nevermind, racconta incapacità di nascondersi dietro alle convenzioni secondo Cobain

Nirvana, Come As You Are: la storia dell'inno di Kurt Cobain dedicato all'accettazione di sé stessi

27/02/2025

Nel 1990 Kurt Cobain, Dave Grohl e Krist Novoselic salgono sul furgone della Sub Pop, l’etichetta indipendente di Seattle fondata da Jonathan Poneman e Bruce Pavitt che ha pubblicato il primo album dei Nirvana, Bleach (oltre ai Soundgarden, Tad e Mudhoney) e da Washington State attraversano gli Stati Uniti fino Madison nel Wisconsin per lavorare con Butch Vig, il produttore del disco preferito di Kurt, Surfer Rosa nei suoi Smart Studios. «Erano piuttosto trasandati quando sono arrivati» ha ricordato Butch Vig, «Venivano direttamente da un concerto e avevano bisogno di un pasto caldo e di una doccia».

Butch Vig ha raccontato anche quanto sia stato difficile stare dietro a Kurt Cobain e alla sua idea radicale del rock: niente produzione, niente sovraincisioni, nessun tradimento della purezza punk: «Alla fine l’ho convinto a raddoppiare almeno la sua traccia vocale dicendo: L’ha fatto anche John Lennon». Da quel primo demo registrato da Butch Vig nasce Nevermind, che esce il 24 settembre del 1991, vende 25 milioni di copie e cambia il rock del decennio, dandogli il nome di questa band di ragazzi di Seattle, che senza volerlo diventano la voce di una generazione.

Kim Gordon dei Sonic Youth ha consigliato ai Nirvana di firmare un contratto con la Geffen per riuscire a raggiungere un pubblico molto più grande con la loro musica, il budget per la produzione del secondo disco è aumentato dieci volte rispetto ai 600 dollari del primo, e le registrazioni si spostano ai Sound City Studios in California.

Il radicale Kurt Cobain è entrato nel sistema discografico, la sua rabbia diventa ancora più forte, Kurt dichiara che i Nirvana sono i diventati “Una band di puttane del rock commerciale”, ma è proprio grazie al salto di qualità nella produzione di Nevermind che l’underground conquista il mainstream, con un disco pieno di contraddizioni ma incredibilmente autentico, potente e indimenticabile. I Nirvana e Butch Vig trovano la formula perfetta: canzoni semplici, basate sulla formula classica strofa-ritornello, vengono suonate con una furia mai sentita prima, ma che rimangono piene di melodia. «Quando sono andato a Van Nuys a fare Nevermind, avevo un’idea di quello che sarebbe diventato» ha detto Butch Vig, «Sapevo che avevano provato per sei mesi, almeno dieci ore al giorno. Kurt voleva fare un album che suonasse in modo perfetto».

Uno dei momenti di svolta è una canzone che Butch ascolta nel primo demo di Madison, Come as You Are, costruita intorno ad un giro di basso ipnotico raddoppiato dal riff di chitarra: «Volevamo che suonasse come una canzone per bambini» ha detto Dave Grohl.

Si dice che il titolo Come as You Are sia ispirato ad un cartello che Kurt ha visto all’entrata di un ostello di Aberdeen, la città in cui è nato, in cui andava spesso a dormire da ragazzo per scappare dalla sua famiglia disfunzionale. «E’ una canzone sull’accettazione di sé e degli altri» ha detto Butch Vig, «Non importa quanto sei rovinato e strano, puoi essere te stesso ed essere accettato per quello che sei». Kurt Cobain canta la sua incapacità di nascondersi dietro alle convenzioni, «E a quello che la società si aspetta da te» e fa la sua dichiarazione di indipendenza contro l’assimilazione ripetendo un ritornello inquietante: “and I swear I don’t have a gun”, “giuro di non avere una pistola”.

Come as You Are (che Kurt all’inizio non voleva fare uscire perché molto simile ad un pezzo dei Killing Joke del 1985, Eighties) è il secondo singolo tratto da Nevermind e segue il successo di Smells Like Teen Spirit, che esplode come una bomba in tutto il mondo. Nessuno si aspettava il successo del primo singolo, Kurt accetta di girare un videoclip per lanciare Come as You Are che arriva al numero 9 in Inghilterra e nella Top 40 americana ma solo a patto che il suo volto e quello di Dave e Krist vengano distorti e oscurati, per accentuare il significato del pezzo. Come as You Are diventa un pezzo simbolo della band e della visione artistica ma anche umana di Kurt Cobain. Lungo la strada che porta verso la sua città Aberdeen, da cui non ha fatto altro che cercare di fuggire, nel 2005 è stato messo un cartello in suo onore: «Welcome to Aberdeen, Washington. Come as You Are».

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