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The Cure, Simon Gallup è ritornato nella band di Robert Smith. La conferma via social

Il bassista aveva annunciato l'addio al gruppo lo scorso agosto dichiarando di "essere stufo dei tradimenti"

The Cure, Simon Gallup è ritornato nella band di Robert Smith. L'annuncio su Facebook

18/10/2021

Simon Gallup è il basso dei The Cure, il suono oscuro e profondo che ha reso avvolgenti le canzoni di Robert Smith. E’ anche il suono delle tastiere in pezzi come A Forest, che dal vivo catturano e trascinano nell’atmosfera della band, costruendo intorno al loro repertorio un senso di appartenenza condiviso dal pubblico in tutto il mondo. Eppure, nonostante il suo apporto creativo nella band in cui è entrato nell’ottobre 1979 sostituendo Michael Dempsey, Simon Gallup ha sempre avuto un rapporto difficile con Robert Smith. Suonano insieme da quando facevano parte della scena post punk inglese (Gallup suonava nei Lockjaw e poi nei Mag/Spyes prima di unirsi a Smith nei Cult Hero), la fusione delle rispettive linee di basso e dei tappeti di chitarre è perfetta, ma non riescono ad andare d’accordo: «Il motivo è che io e Robert siamo due bastardi arroganti» ha detto una volta, «Non si possono avere due egocentrici in una band».

L’episodio più clamoroso è avvenuto il 27 maggio 1982 in un bar dopo un concerto alla Hall Tivoli di Strasburgo, quando Gallup e Smith vengono alle mani, si dice per un conto non pagato. Robert Smith sale su un aereo per Londra e annuncia la fine della band, poi torna indietro e i Cure completano il tour dell’album Pornography fino all’ultima data dell’11 giugno 1982 a Bruxelles, quando succede un altro episodio assurdo.

I Cure decidono di suonare un pezzo, Forever, scambiandosi gli strumenti: Lol Tolhurst al basso, Simon Gallup alla chitarra, Robert Smith alla batteria e un amico di Gallup, il roadie Gary Biddles alla voce. Forever si trasforma in una jam session che entra nella storia come The Cure is Dead, perché Biddles comincia a cantare un testo pieno di insulti contro Robert Smith e in difesa di Gallup, dichiarando morti i Cure. Robert Smith gli lancia contro le bacchette della batteria, e Gallup e Biddles formano insieme i Fools Dance (esordiscono a Covent Garden il 19 aprile 1983). Nel 1984 Robert Smith chiede a Simon Gallup di tornare nella band e anche di fargli da testimone al suo matrimonio con Mary Poole nel 1988, prima di entrare in studio per registrare il capolavoro dei Cure, Disintegration. Un album in cui Simon Gallup lascia il segno su una generazione di musica inglese con il suo basso Gibson Thunderbird che nel 2004 celebra i suoi 25 anni di carriera nei Cure con una edizione speciale di colore rosso. Sembrava tutto a posto, fino alla dichiarazione inaspettata fatta da Gallup sulla sua pagina Facebook il 15 agosto 2021:

«Non sono più un membro dei Cure, gli auguro buona fortuna».
Ad un fan che chiede perché, Gallup risponde: «Sono stufo dei tradimenti».

Pochi giorni fa però, Simon Gallup ha confermato sempre via social di essere tornato nella band. Robert Smith ha sempre detto che se se Simon Gallup se ne andasse definitivamente: «La band non potrebbe più chiamarsi The Cure. È il mio migliore amico, e il cuore della band dal vivo. Abbiamo avuto problemi in passato ma abbiamo anche condiviso insieme tante esperienze fin da quando siamo ragazzini. Questo genere di amicizie non si possono spezzare». I fan aspettano il ritorno di Simon Gallup dal vivo e in studio con Robert Smith, anche perché il cantante dei Cure ha detto in un’intervista con il Sunday Times che il prossimo album dei Cure potrebbe anche essere l’ultimo: «Non credo che riuscirò a farne un altro».  

 

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