Rock News
27/08/2024
Si avvicina il trentesimo anniversario dell’uscita di Ten, l’album di debutto dei Pearl Jam uscito il 27 agosto 1991 e Eddie Vedder e Mike McCready hanno ricordato in un’intervista con Classic Rock cosa ha voluto dire per una band indipendente di Seattle, una città lontana per spirito, atteggiamento e possibilità economiche dai grandi centri di produzione mainstream come Los Angeles o New York, arrivare di colpo al successo. Quando esce Ten non va benissimo, poi MTV comincia a passare il videoclip di Jeremy, terzo singolo estratto dall’album dopo Alive e Even Flow e alla fine del 1992 i Pearl Jam sono al numero due in classifica in America, insieme ad altri album usciti nello stesso anno come Badmotorfinger dei Soundgarden, Every Good Boy Deserves Fudge dei Mudhoney e soprattutto Nevermind dei Nirvana lanciano la scena che viene definita “grunge” (un genere di cui tante band vogliono fare parte e da cui altrettante band, soprattutto quelle che lo hanno creato, non vogliono finire etichettate) e vendono 12 milioni di copie.
Anche quando esce l’album successivo, Vs del 1993, Ten continua a vendere. Un successo che secondo quanto ha detto Eddie Vedder rischiava di schiacciare la band: «È successo tutto troppo in fretta, potevamo esplodere». La loro etichetta discografica vuole continuare la promozione, ma la prima decisione dei Pearl Jam è quella di fermare tutto. Non girano più videoclip e non fanno apparizioni televisive. Eddie Vedder si scontra con i discografici sulla pubblicazione di Black, travolgente ballad per un amore finito che diventa una delle canzoni più famose e più amate dei Pearl Jam soprattutto grazie al modo spettacolare in cui la eseguono dal vivo.
Eddie dice: «Certe canzoni sono troppo fragili per finire schiacciate nei meccanismi del music business» e si rifiuta di farla uscire come singolo. Al suo posto, il 7 dicembre 1992 esce Oceans, lanciato da un video girato alle Hawaii che però per scelta della band viene pubblicato solo fuori dagli Stati Uniti. «Ci sono state situazioni in cui non siamo stati gentili» ha detto Eddie Vedder ricordando la sua lotta contro la fama, «Ma è come provare ad essere gentili in una rissa di strada. Non si può, cerchi solo di uscirne vivo. Ci siamo stretti l’uno all’altro e intorno alla musica». Mike McCready ha detto sinceramente che lui al tempo avrebbe voluto provare a fare un giro sulla giostra delle star: «In fondo era quello che volevamo fin da quando eravamo ragazzini, quindi io ero quello che diceva: “facciamo i videoclip, andiamo in televisione, andiamo avanti”» Eddie Vedder, che come frontmamn della band sente la pressione di avere sempre tutta l’attenzione dei media e del pubblico addosso, Stone Gossard e Jeff Ament insistono: «Mi hanno detto: fermiamoci. Se non lo facciamo cadremo a pezzi» ha detto Mike McCready dice: «Oggi posso dire che avevano assolutamente ragione, non saremmo qui adesso».
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