Il giorno in cui i Pink Floyd, per colpa degli effetti speciali del loro show, uccisero tutti i pesci del Crystal Palace Bowl

I concerti dei Pink Floyd sono ricordati attraverso gli occhi e le orecchie di milioni di ragazzi cresciuti tra gli anni '60, '70 e '80 come un'esperienza incredibile, un vero e proprio rito e atto d'amore nei confronti della musica. Soprattutto per le modernissime tecnologie audio-visive da sempre utilizzate dalla band di David Gilmour, Richard Wright, Roger Waters e Nick Mason. 

Ma c'è un concerto che probabilmente ha dimostrato più di tutti gli altri le potenzialità sonore e l'energia sprigionata dagli effetti scenici dei Pink Floyd: quello al Crystal Palace Bowl del 15 maggio 1971.

La pioggia iniziò a scendere copiosa pochi minuti dopo l'inizio dell'esibizione della band, con il pubblico che cercò in tutti i modi di rifugiarsi sotto alberi e teloni di plastica. Ma la band durante quello show utilizzò un sistema audio quadrifonico, con altoparlanti posizionati in vari punti del parco e il pubblico, nonostante fosse riparato dalla pioggia, riuscì ad ascoltare il concerto con grande qualità.

L'unica nota dolente di quel concerto è che tutti i pesci dello stagno presente nel giardino del Crystal Bowl morirono. Il motivo venne spiegato successivamente dal fotografo Robert Ellis: "Il motivo per cui tutti i pesci del Crystal Palace morirono è perché i Pink Floyd utilizzarono dei fumogeni sott'acqua mentre cercavano di gonfiare il polpo gigante che faceva parte della scenografia. Quel pupazzo però non si sarebbe potuto mai gonfiare a causa dei danni causati dalle molte persone che ci giocarono poco prima nello stagno. Nemmeno smuovere il fondale aiutò i pesci a sopravvivere, i danni furono tali che morirono anche le ninfee".