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System Of A Down, Serj Tankian: "Credo fermamente in ogni parola che dico e in ogni strofa che canto"
Il frontman si racconta in una nuova intervista: "Ogni genere ha il suo potenziale. Il rock è il suono della rivoluzione"
«Credo in ogni parola che dico, in ogni strofa che canto e anche in ogni rumore che faccio». Serj Tankian, voce e leader dei System of a Down ha raccontato sé stesso in una lunga intervista per la rivista di riferimento del mondo metal, Kerrang! che gli ha dedicato la copertina.
L’intento di Kerrang! era quello di svelare quello che è stato definito L’enigma dietro una delle figure più importanti e sconosciute del metal degli ultimi 30 anni, e Serj Tankian, su cui è stato realizzato anche il documentario Truth to Power in uscita il 19 febbraio che racconta il suo attivismo in favore dell’Armenia («Il mio turbolento intreccio tra musica e politica» come lo ha definito lui stesso), non si è tirato indietro.
«Credo che la musica non possa essere mai limitata dalle definizioni» ha detto parlando della versatilità che lo ha portato ad esplorare generi diversi nel corso della sua carriera, iniziata nel 1992 con la prima band, Soi, formata insieme a due compagni della scuola Armena di Los Angeles, il chitarrista Daron Malakian e il bassista Shavo Odadijan che nel 1994 ha cambiato nome in System of a Down «Ogni musica ha il suo potenziale: il rock è il suono della rivoluzione, il jazz ha infinite sfumature emotive, la classica può avere la stessa forza ribelle del rock ma anche un lato vulnerabile e una pura bellezza che il rock non può raggiungere. I generi musicali sono come i cibi: non si può mangiare pizza tutti i giorni».
I System of a Down sono tornati nel 2020 con due brani, Protect the Land e Genocidal Humanoidz che parlano del recente conflitto in Armenia, attivando anche una campagna di raccolta fondi per la popolazione colpita dalla guerra, ma non fanno un nuovo album da 16 anni. L’ultimo, Hypnotize/Mezmerize, è del 2005.
Nel frattempo Tankian ha fatto quattro album solisti, ha cantato con i Prophets of Rage di Tom Morello in alcune date del loro tour europeo, ha scritto cinque colonne sonore, tra cui una per un documentario sull’Armenia, I Am Not Alone, ha fatto un album di musica elettronica, Fuktronic con Jimmy Urine della band electro-punk Mindless Self Indulgence, un concerto per pianoforte registrato durante la pandemia («Per certi versi il lockdown è stato il sogno di ogni musicista da studio» ha detto Tankian) e il 19 marzo uscirà con un EP solista, Elasticity.
Le canzoni risalgono alla metà degli anni 2010 ma non sono state registrate con i System of a Down e affrontano i temi su cui scrive da sempre: la questione armena, il terrorismo, la pace, la tolleranza
«La musica stessa si basa sul concetto di destino» ha detto Tankian, «Se scrivi di qualcosa che poi diventa una verità universale, durerà nel tempo».
Una canzone, Rumi, è dedicata a suo figlio di sette anni a cui ha dato il nome del celebre poeta persiano del 13esimo secolo. Il testo dice: “Diventa il cambiamento che vuoi vedere, e sii l’uomo che vuoi essere” «La paternità mi ha cambiato, come succede a tutti» dice Serj Tankian «Rimetti in ordine le priorità: oggi mi interessa di più stare vicino a lui che andare in tour in giro per il mondo. Il mio mondo è cambiato, ma continuo a impegnarmi per la giustizia e a mettere tutto me stesso in ogni cosa che faccio».
Nel documentario Truth To Power, a Serj Tankian viene chiesto anche se la musica può davvero cambiare il mondo: «È la domanda universale, giusto?» ha detto nell’intervista a Kerrang! «Credo che la musica abbia soprattutto la capacità di ispirare le persone, e quando qualcuno si lascia ispirare, istintivamente cambia. Quindi sì, credo che la musica possa cambiare il mondo». La stessa cosa succede con l’attivismo politico: «Le intenzioni dietro alle parole sono più importanti delle parole stesse e se hai la sensibilità giusta puoi capirlo» ha detto. Il futuro di Serj Tankian è ancora nell’incontro tra politica e rock: «Vorrei vedere più pace nel mondo. La mia visione è quella di impegnarmi per ottenere un cambio positivo alla volta, uno dopo l’altro. Se sei guidato da una visione sai sempre ciò che stai facendo, altrimenti sei come un morto che cammina. Ho tanti progetti in ambito artistico, ma la musica è il mio cibo. Non posso vivere senza».