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Nirvana, Steve Albini: "proposi alla band di lavorare gratis per In Utero se mi avessero battuto a biliardo"

Il produttore ha fatto questa proposta anche ad altre band. Ecco com’è finita

Nirvana, Steve Albini: "proposi alla band di lavorare gratis per In Utero se mi avessero battuto a biliardo"

29/01/2021

Nel settembre del 1993 i Nirvana pubblicarono l’album In Utero. Alla base della realizzazione di questo disco c’è una storia che ben pochi conoscono e che oggi è stata resa nota da uno dei suoi protagonisti, ovvero il produttore Steve Albini.

In un’intervista per Kerrang, l’uomo ha raccontato che quando incontrò i musicisti nel febbraio del 1993 ai Pachyderm Studio di Cannon Falls, in Minnesota, fece loro una proposta davvero strana: Albini si offrì di lavorare gratis per la produzione del disco se i Nirvana lo avessero battuto a biliardo. Se avesse vinto lui, invece, il compenso per il lavoro che avrebbe svolto sarebbe stato raddoppiato.

Ho fatto questa proposta a ogni band con la quale ho lavorato – ha rivelato il produttore – ma nessuno ha mai accettato la sfida. Io non sono un giocatore di biliardo particolarmente bravo, ma penso di avere le stesse possibilità di vincere a parità di bravura. Inoltre, per me ottenere il doppio dei soldi o lavorare gratis non avrebbe fatto molta differenza. Ma immagino che i Nirvana avessero molto più da perdere rispetto a me”.

I musicisti, infatti, fecero la scelta meno rischiosa e rifiutarono la proposta perché quella partita a biliardo avrebbe potuto costare loro molto cara. Dave Grohl ha spiegato: “Lo avremmo già dovuto pagare 100mila dollari – ha detto – chiunque abbia il fegato da fare una scommessa simile deve essere davvero forte a biliardo, così tutti noi rispondemmo di no. Tra l’altro, lui aveva la sua stecca personale e noi non volevamo fare ca****e con questa storia”.

Albini ricevette dunque il compenso pattuito senza raddoppiarlo e probabilmente per i Nirvana è stata la scelta migliore: il produttore, infatti, ama giocare d’azzardo e non a caso nel 2018 ha vinto un torneo di poker per professionisti. “È un gioco affascinante – ha detto in proposito – stimola il mio cervello, ma non giocherei se dal gioco non ricavassi dei soldi. È diventato una parte significativa delle mie entrate e ormai mi affido anche al gioco per guadagnarmi da vivere. Non lo faccio per divertimento”.

Dopo la storia del biliardo, i lavori per In Utero furono portati avanti come da programma. Albini ha raccontato di essere sempre stato molto cauto nel rapportarsi con Kurt Cobain durante le sessions in studio: “Non ho mai cercato di diventare un suo amico – ha detto – perché sapevo che chiunque intorno a lui stava cercando di intrufolarsi nel suo mondo come un parassita. Io volevo che lui sapesse che non doveva preoccuparsi di questo con me. Non gli ho mai fatto pressioni per avere con lui un rapporto confidenziale. Ma lo vedevo mentre lavorava e ho potuto constatare che era estremamente serio a proposito della sua musica, la sua passione era autentica. Penso che sia stato questo ad aver conquistato il pubblico, perché lui aveva una voce particolare – ha concluso - Lo rispettavo molto, sia come artista che come persona”.

  

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