Rock News
29/05/2020
Per comporre i loro brani, i musicisti di solito traggono ispirazione da vicende personali, oppure da fatti di cronaca, o ancora da riflessioni che possono riguardare in generale tutta l’umanità. Ci sono molte band, però, che hanno trovato spunti per alcuni brani anche attingendo alla letteratura.
Nel panorama rock ci sono davvero tantissime canzoni nate pensando a famose opere letterarie, a cominciare da Ramble On dei Led Zeppelin: il famosissimo brano del 1969 è infatti ispirato al “Signore degli anelli” di J.R.R. Tolkien, la pietra miliare della letteratura fantasy pubblicata nel 1954. In quel periodo la band di Jimmy Page e Robert Plant era molto influenzata anche dal folk: inoltre, molti dei loro testi avevano delle sfumature romantiche o narravano delle avventure, dunque l’incontro con l’epopea tolkieniana appare verosimile. Nel testo della canzone c’è un’aperta citazione: “Twas in the darkest depths of Mordor, mm-I met a girl so fair, but Gollum and the evil one crept up and slipped away with her”.
I Metallica, invece, nel loro celebre pezzo del 1984 intitolato For Whom The Bell Tolls si sono ispirati all’omonimo romanzo di Ernest Hemingway pubblicato nel 1940: la storia parla di Robert Jordan, un insegnante Americano che, guidato dai propri ideali, decide di arruolarsi nella brigata internazionale e di andare a combattere la Guerra Civile Spagnola. La band, però, nella canzone non parla del protagonista, bensì di alcuni personaggi secondari, come El Sordo e i suoi soldati che attaccano un gruppo di fascisti in un ultima coraggiosa battaglia.
Nel 1985 i Red Hot Chili Peppers hanno pubblicato la canzone Yertle The Turtle, ispirata a una delle storie dello scrittore e fumettista Theodor Seuss Geisel, meglio noto come Dr. Seuss. Si trattava di storielle fantasiose per bambini scritte spesso utilizzando rime e metri trisillabici.
È al romanzo Pet Sematary di Stephen King, uscito nel 1983, che i Ramones si sono ispirati per l’omonimo brano uscito sei anni dopo il libro: contenuta nell’album Brain Drain, in realtà la canzone era stata scritta per la colonna sonora dell’adattamento cinematografico del romanzo del maestro dell’horror, ma alla fine è diventata una delle hit simbolo della storia del punk. Lo stesso King è un grande fan dei Ramones e Dee Dee Ramone ha raccontato di aver scritto il testo della canzone nel seminterrato della casa del New England dello scrittore, dove era andato per visionare il manoscritto. Il video di Pet Sematary è stato girato nel famoso Sleepy Hollow Cemetary di New York, e vede tra i protagonisti, in una piccola parte, anche Debbie Harry e Chris Stein dei Blondie.
Restando in ambito punk, nel 1991 la band americana Pennywise esordì con l’album che porta lo stesso nome della band e che è, in realtà, tratto dal celebre romanzo It di Stephen King: com’è noto, Pennywise è infatti lo spaventoso pagliaccio protagonista della storia.
Nell’album del 1993 In Utero dei Nirvana c’è una canzone molto particolare: si intitola Scentless Apprentice ed è ispirata a “Il profumo, storia di un assassino”, romando di Patrick Süskind. È la storia di un serial killer nato senza un odore personale ma dotato di un incredibile senso dell’olfatto: a un certo punto inizia a uccidere delle giovani donne, con l’intento di riuscire a estrarne l’essenza. Dopo aver composto il brano, Kurt Cobain ha raccontato che leggere quel romanzo lo aveva aiutato con la sua ipocondria e ha iniziato a pensare di doversi ispirare più spesso alla letteratura.
Nel 1999 Jim Adkins dei Jimmy Eat World ha deciso di ispirarsi al romanzo che stava leggendo in quel periodo per la sua canzone Goodbye Sky Harbor: stiamo parlando di A Prayer For Owen Meany (“Preghiera per un amico” è il titolo italiano) di John Irving, la storia drammatica di un’amicizia sullo sfondo dell’America del XX secolo.
Brave New World, brano degli Iron Maiden pubblicato nel 2000, è ispirato all’omonimo romanzo distopico pubblicato nel 1932 da Aldous Huxley, autore che riprese il titolo dall’opera “La tempesta” di William Shakespeare. Il romanzo racconta di una società dove le masse sono tenute a bada tramite la droga chiamata Soma e dove la libertà non esiste.
Nel 2018 la band A Perfect Circle ha pubblicato il brano So Long, And Thanks For All The Fish, un pezzo ispirato all’omonimo romanzo del 1984 di Douglas Adams, il quarto della saga di fantascienza intitolata “Guida galattica per gli autostoppisti”. Billy Howerdel ha raccontato che questa sua canzone è nata dal dolore dovuta alla recente perdita di molti grandi artisti della musica, anche se in realtà il romanzo parla di tutt’altro. Il titolo, ad esempio, è il messaggio che i delfini lasciano quando abbandonano la Terra, distrutta per costruire una superstrada spaziale, come raccontato nel primo romanzo della saga.
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