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Robert Plant: "ecco come la magia degli scritti di J.R.R. Tolkien ha influenzato i Led Zeppelin"

Il rocker inglese: "i miei compagni nella band non avevano la minima idea di cosa significassero quei testi"

11/11/2025

Nel 1969, durante le frenetiche session del secondo album dei Led Zeppelin, Led Zeppelin II che viene scritto, provato e registrato in diversi studi tra Europa e Stati Uniti nei momenti di pausa tra un concerto e l’altro dei loro primi trionfali tour, Robert Plant scrive un testo, Ramble On che racconta l’inizio di un viaggio verso luoghi lontani affascinanti e misteriosi e poi dice: “Nelle profondità più oscure di Mordor ho incontrato una ragazza così giusta ed onesta, ma Gollum e il cattivo si sono avvicinati strisciando e sono andati via con lei”.

È una citazione quasi letterale delle pagine de Lo Hobbit il libro di J.R.R.Tolkien uscito nel 1937 che racconta le avventure dell’hobbit Bilbo Baggins e anticipa i fatti raccontati ne la trilogia de Il Signore Degli Anelli, uscita tra i 1954 e il 1955. È la costruzione di un mondo con una sua mitologia e una sua storia che rende lo scrittore, filologo e linguista John Ronald Reuel Tolkiel una delle figure più importanti della letteratura inglese e l’autore fantasy più conosciuto al mondo. Come molti ragazzi della sua generazione Robert Plant è affascinato fin da bambino dai libri di Tolkien («È colpa dei miei genitori» ha scherzato nelle interviste), condivide con lo scrittore le origini nelle West Midlands inglesi e la passione per la cultura celtica e il Galles.

Tolkien era uno studioso di inglese antico, ha insegnato in due prestigiosi college di Oxford, Merton e Pembroke e ha lavorato all’Oxford English Dictionary a partire dal 1918, e ha costruito nei suoi libri intere strutture linguistiche inventate (tra cui il Quenya e il Sindarin parlati dagli Elfi) mettendo insieme elementi da inglese, gallese, finlandese, latino e greco.

«La creazione di una lingua dà vita ad una mitologia» ha detto in uno dei suoi famosi interventi nelle università. Robert Plant, che ha citato Tolkien anche nel brano Misty Mountain Hop del 1971 ha parlato spesso della sua influenza sui suoi testi: «Tolkien era un maestro, e i suoi luoghi culturali erano molto vicini a dove sono cresciuto io. I miei genitori mi portavano spesso a visitare quei paesaggi naturali e ricchi di cultura antica, che ritrovavo nei libri di Tolkien. I luoghi dove erano ambientate quelle storie mitologiche era lì a quindici minuti da casa mia, li potevi sentire».

Robert Plant ha scherzato dicendo di sentirsi anche lui parte del celebre gruppo di professori dell’Università di Oxford che negli anni 30 e 40 si ritrovava il martedì sera nel pub Eagle and Child a discutere di letteratura, i celebri Inklings (“Scarabocchiatori”) di cui facevano parte anche Tolkien e C.S Lewis autore del ciclo fantasty Le Cronache di Narnia. Ha anche sdetto di non aver mai spiegato ai suoi compagni di band dei Led Zeppelin i riferimenti dei suoi testi: «Quando abbiamo registrato Ramble On non avevano idea di cosa stessi parlando».

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