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Rock & Roll Hall Of Fame: il tributo dei Soundgarden per Chris Cornell. Le foto e i video della cerimonia

Il racconto dei momenti più belli sul palco a Los Angeles, da Elton John a Jim Carrey e The White Stripes

Rock & Roll Hall Of Fame: il tributo dei Soundgarden per Chris Cornell. Le foto e i video della cerimonia

10/11/2025

I Soundgarden hanno celebrato il loro ingresso nella Rock & Roll Hall of Fame con una serata carica di emozione e musica, rendendo omaggio al loro indimenticato frontman Chris Cornell. La cerimonia si è tenuta al Peacock Theater di Los Angeles, dove la storica band di Seattle è stata introdotta da Jim Carrey.

Nel suo discorso l'attore ha ricordato il legame profondo che lo univa al gruppo, nato nel 1996 quando ospitò Saturday Night Live e insistette perché fossero proprio i Soundgarden a esibirsi. “L’elettricità che sprigionavano era come un battesimo sonoro”, ha raccontato, “Chris Cornell aveva una presenza autentica e sconvolgente. Guardarlo negli occhi era come fissare l’eternità”.

Sul palco, accanto a Jim, è poi salita Lily Cornell, figlia del cantante scomparso, che ha commosso il pubblico: “Sono davvero felice che mio padre abbia potuto fare musica con i suoi amici. È ciò che gli dava scopo e gioia, e so quanto quella musica significhi per chi l’ascolta”.

I membri storici Kim Thayil, Matt Cameron e Ben Shepherd sono stati raggiunti dall’ex bassista Hiro Yamamoto, dal chitarrista dei Pearl Jam Mike McCready e da Taylor Momsen dei Pretty Reckless per una potente esecuzione di “Rusty Cage”, seguita da Brandi Carlile e Jerry Cantrell degli Alice In Chains hanno unito le forze per una toccante versione di “Black Hole Sun”.

Chris, ci manchi terribilmente stasera”, ha dichiarato Yamamoto durante il suo discorso di ringraziamento. Thayil ha aggiunto: “Se uno di noi esitava nel proporre un’idea, Chris era sempre il primo a dire: ‘Proviamoci.’ Mi manca. Lo amo. Amo tutti i miei fratelli”.

La serata si è conclusa con un momento di pura emozione: Toni Cornell, l’altra figlia del cantante, ha eseguito una versione acustica di “Fell on Black Days” accompagnata dalla chitarrista Nancy Wilson delle Heart.

Il tributo a Joe Cocker e Brian Wilson

Tributi a Joe Cocker e Brian Wilson

La cerimonia di quest’anno ha visto anche due omaggi speciali a icone senza tempo della musica.

Bryan Adams ha reso omaggio al suo eroe Joe Cocker, introducendo il leggendario cantante nella Hall of Fame con parole piene di ammirazione. Ricordando la prima volta che vide il film-concerto Mad Dogs & Englishmen del 1971, Adams ha raccontato: “Non riuscivo a capire come potesse cantare così. La sua presenza scenica era incredibile. Posso dire onestamente che qualsiasi ambizione avessi prima di vedere quel film raddoppiò quando uscii dal cinema. È stato davvero ispirante”.

Anche Elton John ha è salito siul palco per un commovente tributo al compianto Brian Wilson, fondatore dei Beach Boys, eseguendo una versione di “God Only Knows”. Prima di cantare, Elton ha ricordato il loro primo incontro nel 1970: “Eravamo terrorizzati, perché era il mio idolo”, ha confessato, “È stato lui a influenzarmi più di chiunque altro nel modo di scrivere al pianoforte. Nel corso della nostra vita siamo diventati amici, abbiamo cantato l’uno nei dischi dell’altro. Non potrei immaginare persona migliore a cui rendere omaggio”.

The White Stripes, Jack White accetta l'introduzione ma senza Meg

Un altro momento memorabile della serata è stato l’ingresso dei White Stripes nella Rock & Roll Hall of Fame. Jack White, vestito nel classico rosso, nero e bianco che ha reso iconico il duo di Detroit, ha tenuto un discorso molto emozionale, ringraziando la sua ex compagna di band Meg White, assente alla cerimonia.

Meg è molto dispiaciuta di non poter essere qui stasera”, ha dichiarato Jack, “È grata a tutte le persone che l’hanno sostenuta in questi anni. Questo riconoscimento significa molto anche per lei”.

Introdotto da Iggy Pop, Jack White ha celebrato le radici del suono garage rock e punk di Detroit, ringraziando la famiglia “per avermi lasciato fare tutto quel rumore in casa” e citando le influenze che hanno plasmato la loro musica, dagli Emerson, Lake & Palmer e Jethro Tull fino a The Strokes e Yeah Yeah Yeahs.

Nel suo messaggio ai giovani artisti, Jack ha lanciato una sfida: “Mettete giù gli schermi, andate in garage e lasciatevi ossessionare”. 

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