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Oasis, 30 anni di Wonderwall. Scopri la storia (e perché Noel Gallagher non riesca a spiegarsi il successo del brano)
Il rocker di Manchester: "Liam odiava quella canzone"
“Morning Glory è un album strano di cui parlare – ha dichiarato il chitarrista degli Oasis in un'intervista di qualche tempo fa a SiriusXM – perché il suo successo è stato repentino e nessuno ha molti ricordi in proposito. L’altro giorno stavo parlando con il mio manager e gli ho chiesto ‘Abbiamo capito perché è stato tutto così veloce?’ e lui mi ha detto ‘Beh, avete ricevuto ingaggi per sei settimane, ma avete portato a termine tutti gli impegni in sole tre settimane. Poi vi siete presi una settimana di riposo perché eravate tutti stremati’. In sostanza, abbiamo fatto tutto in 12 giorni, che è assurdo se ci pensate. Non sapevamo cosa avrebbe scatenato quell’album e cosa avrebbe significato oggi”.
“Mia figlia oggi ha 20 anni – ha proseguito nell'intervista del 2020 – spesso alcune persone vanno da lei e le chiedono ‘Non ci credo, tuo padre ha davvero composto Wonderwall?’. Lei risponde ‘Sì’ ma continua a essere importunata con queste domande quando lei neanche era nata quando la canzone è stata pubblicata. È una cosa strana – ha detto ancora – perché non abbiamo suonato questa canzone dal vivo per molto tempo perché non riuscivamo mai a farla bene. E poi, come ho già detto, Liam la odiava e penso che forse anche il resto della band non la amasse particolarmente. Il motivo per il quale questo pezzo abbia avuto un impatto così forte sul pubblico è assurdo. Non ci sono ragioni, è semplicemente successo. È una cosa da pazzi se ci pensi. Per questo cerco di non pensarci – ha concluso – alla fine è solo una delle mie canzoni”.