Rock News
26/05/2025
Nel 1982, quando ha solo tredici anni, Jack Black esordisce come attore recitando nello spot del videogioco Pitfall e a diciassette anni entra nella troupe teatrale The Actors Gang fondata dai compagni di studio della UCLA (che frequenta solo per due anni), di cui fa parte anche Tim Robbins, che gli procura il suo primo ruolo nella commedia Bob Roberts. Nella sua vita di adolescente californiano però è già entrato il rock, e la passione per l’heavy metal che lo porta ad avere una carriera parallela a quella di attore con i Tenacious D, la “comedy rock band” che ha fondato con Kyle Glass e con cui ha registrato cinque album fra il 2001 e il 2018 (Tenacious D, The Pick of Destiny, Rize of the Fenix e Post-Apocalypto). Una band amata da Dave Grohl, con cui Jack Black ha avuto la soddisfazione di aprire i concerti di band come Pearl Jam, Tool e Weezer e Beck e di avere Ronnie James Dio come ospite del film Tenacious D and the Pick of Destiny insieme a Dave Grohl (nel ruolo di Satana) e di Meat Loaf.
Tra gli artisti fondamentali della sua formazione musicale, oltre a Beatles, Aerosmith e Led Zeppelin (è stato l’unico a convincere Robert Plant e Jimmy Page ad autorizzare l’uso di una canzone, Immigrant Song in una scena di School of Rock) c’è una delle band più influenti del rock alternativo americano, i Pixies di Black Francis, Joey Santiago, David Lovering e Kim Deal. “Hanno predetto la musica che sarebbe venuta dopo” ha detto Jack Black parlando di Surfer Rosa, il primo disco dei Pixies prodotto da Steve Albini e pubblicato il 21 marzo 1988, “Erano i Nirvana, ma non lo sapeva nessuno”. Kurt Cobain li ha sempre nominati come la sua band preferita di sempre per l’alternanza di distorsione e melodia, l’atteggiamento e il suono: “Non ho fatto altro che copiare i Pixies” ha detto. Surfer Rosa prodotto da Steve Albini (che lavorerà a In Utero dei Nirvana) esce per l’etichetta indipendente 4AD e non entra in classifica né in America né in Inghilterra ma diventa un disco di culto per tutta la musica indie degli anni 90, citato anche da Pj Harvey e Billy Corgan degli Smashing Pumpkins. “Le melodie e la voce di Black Francis erano uniche, così essenziali e primarie. E quel Joey Santiago era di un altro pianeta con quei fottuti riff di chitarra!”
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