Linkin Park, Mike Shinoda racconta l'impegno di Emily Amstrong per sostituire Chester: "Il talento è l'asticella più bassa da superare"

Emily Armstrong continua ad essere elogiata e ringraziata in ogni occasione dai membri dei Linkin Park per aver riportato la band al centro del mondo rock con la sua voce e la sua presenza. Il bassista Dave “Phoneix” Farrell ha detto: «Quando abbiamo iniziato a suonare insieme ci sembrava di conoscerci da sempre. Quando le canzoni vengono fuori in modo così fluido vuol dire che hai fatto la cosa giusta».

Mike Shinoda in una nuova intervista ha parlato invece della «Sfida folle» affrontata da Emily Armstrong, ex cantante della band Dead Sara scelta solo da otto mesi per sostituire Chester Bennington nel nuovo album From Zero e nel tour mondiale, e già entrata nel cuore dei fan. «Non è facile trovare il modo di cantare le canzoni dei Linkin Park e presentarle al pubblico insieme a noi» ha detto Shinoda, che ha fondato la band nel 1996 con il nome di Xero, due anni prima dell’arrivo di Chester Bennington

«Ha fatto un lavoro incredibile. Sembra strano ma il talento è la cosa minore, il vero obiettivo da raggiungere è la risposta ad alcune domande fondamentali: inseguiamo lo stesso traguardo? Andremo d’accordo se stiamo insieme tutto il giorno o finiremo per ucciderci sul tour bus? Queste sono le cose davvero importanti. Finora ci siamo divertiti tantissimo e abbiamo fatto concerti grandiosi. Emily e il nuovo batterista Coilin Brittain sono un po’ più giovani di noi, e hanno portato un’energia in più». Emily Armstrong ha conosciuto i Linkin Park intorno al 2019, quando la band era ferma dopo la tragedia del suicidio di Chester Bennington e cercava un modo per andare avanti. «Abbiamo fatto una session, poi un’latra e un’altra ancora e all’improvviso è successo qualcosa: eravamo pronti a ripartire» ha detto Mike Shinoda, «L’album From Zero è nato insieme alla band. È come se fosse il nostro disco di debutto. Per fortuna abbiamo anche venticinque anni di storia, e un catalogo di canzoni che il pubblico vuole ascoltare dal vivo».