Rock News
29/01/2025
Robert Smith ha raccontato che la sua formazione musicale è iniziata grazie alla sorella Margaret e a suo fratello maggiore Richard, che gli hanno fatto ascoltare i Beatles quando aveva solo sei anni. Da piccolo aveva fatto lezioni di piano con un’altra sorella, Janet, ma come ha raccontato: «Lei era molto più brava di me, e la rivalità fra fratelli mi ha spinto verso la chitarra».
Ha iniziato a studiare chitarra classica con un allievo del maestro John Williams fino al momento in cui ha deciso che non si divertiva più a fare scale e arpeggi («E poi il mio insegnante era letteralmente inorridito dal mio modo di suonare») e ha iniziato a studiare e sperimentare da solo. Prima però c’è stato il momento decisivo della sua giovinezza, l’incontro con il più grande chitarrista rock di sempre, Jimi Hendrix. I fratelli gli fanno ascoltare il primo disco di Jimi Hendrix, Are You Experienced? uscito nel 1967 quando lui aveva otto anni e tre anni dopo, quando era diventato la stella più brillante del nuovo mondo rock psichedelico, lo portano al festival dell’Isola di Wight, dove Hendrix suona alla mattina del 31 agosto accompagnato da Billy Cox al basso e Mitch Mitchell alla batteria. Un concerto leggendario, in cui in mezzo a tante difficoltà tecniche (il vento forte sull’isola disperde il suono, e gli organizzatori devono chiedere l’aiuto dei Pink Floyd che mettono a disposizione il loro impianto all’avanguardia) Jimi Hendrix lascia il segno sull’intera storia del rock, tre settimane prima della sua scomparsa.
«Jimi Hendrix è stata la prima persona che ho visto che sembrava completamente libera» ha detto Robert Smith, che a undici anni lo vede manifestare davanti a 60.000 persone il potere trasformativi del rock, «Quando sei un ragazzino, la tua vita è interamente dominata dagli adulti. Lui rappresentava tutto quello che volevo essere. È stato lui a convincermi a diventare un chitarrista e cantante, prima volevo fare il calciatore».
Robert Smith ha reso omaggio a Jimi Hendrix anni dopo, registrando con i Cure una cover di Purple Haze gotica e profonda per l’album Stone Free: A Tribute to Jimi Hendrix uscito nel 1993 a cui partecipano anche Eric Clapton, Buddy Guy e Pat Metheny, Pretenders, Slash con Paul Rodgers, Body Count e Living Colour.
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