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Linkin Park, Mike Shinoda racconta di quando la casa discografica voleva tagliarlo fuori dalla band: "Fu Chester a salvarmi"

Shinoda: "Chiesi a Chester cosa gli avesse risposto. Mi disse che li mandò a farsi fot**re"

Linkin Park, Mike Shinoda racconta di quando la casa discografica voleva tagliarlo fuori dalla band: "Fu Chester a salvarmi"

11/04/2025

La storia dei Linkin Park inizia con un ragazzo nato a Los Angeles l’11 febbraio 1977, Michael Kenji Shinoda e con l’incontro alla scuola Agoura High School del quartiere di Agoura Hills con Brad Delson e Rob Bourdon. Tre adolescenti che cercano nella musica una forma di espressione e un modo per raccontare dubbi, paure, la rivendicazione del loro sentirsi diversi dal resto dei loro coetanei e la ricerca di comunicazione. Il progetto si chiama Xero, un punto di incontro tra rap, elettronica e metal che Mike Shinoda porta avanti (con l’ingresso del Dj Joe Hahn e del bassista Dave Farrlle) mentre finisce gli studi da graphic designer, fino alla laurea nel 1998 e che si trasforma nei Linkin Park quando arriva dalla band post-grunge Grey Daze il cantante Chester Bennington.

Tutto ruota intorno all’equilibrio tra la potenza metal di Chester e lo stile rap elettronico di Mike Shinoda, e la capacità della band di muoversi attraverso i generi musicali, realizzando un crossover che li porta subito al successo con il primo album Hybrid Theory uscito il, 24 ottobre 2000. Secondo un celebre aneddoto che spiega molto del rapporto tra una delle band di maggior successo dei primi anni duemila e il music business, c’è stato però un momento in cui i discografici hanno provato a creare una versione dei Linkin Park senza Mike Shinoda.

Lo ha raccontato lui  stesso in un’intervista: «Quando sei una band emergente, le etichette fanno di tutto per vendere più dischi possibile. Vogliono le hit, e mentre eravamo in studio a registrare Hybrid Theory non le sentivano. Noi invece eravamo contenti, avevamo trovato la nostra identità». Hibryd Theory è un disco sperimentale e autentico, in cui Chester Bennigton racconta la sua adolescenza difficile e la band trova un suono che conquista le classifiche, debuttando direttamente al numero 2 in classifica in America, il miglior disco di esordio dai tempi di Appetite for Destruction dei Guns N' Roses.

«Sono andati da Chester, lo hanno preso da parte e gli hanno detto: puntiamo su di te, tu sei la star. Costruiamo il progetto intorno alla tua voce. Chester era appena entrato nella band ma è stato incredibilmente leale, ci ha raccontato subito tutto e quando gli abbiamo chiesto cosa gli avesse risposto ci ha detto: gli ho detto di andare a farsi fottere». Trovare spazio nel mercato musicale è stato secondo Mike Shinoda molto importante per la band: «Combattere contro le difficoltà, discutere tra di noi e trovare un punto di incontro è stato importante per la nostra crescita come amici e come gruppo creativo. Sono le persone più intelligenti che abbia mai incontrato».

I Linkin Park avevano ragione: i quattro singoli estratti da Hibryd Theory One Step Closer, Crawlin, Papercuts e In the End sono tutte hit, e In the End è arrivata al numero 2 in classifica, nel 2021 è diventata la prima canzone Nu metal ad aver superato un miliardo di ascolti sulle piattaforme di streaming ed è considerata la canzone simbolo della band.

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