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Queen, Brian May: "All'inizio molti trovavano Freddie irritante, però tutti pensavano fosse interessante e coinvolgente"

Il chitarrista inglese: "era nato per essere un performer, aveva già questa sicurezza dentro di lui"

Queen, Brian May: "All'inizio molti trovavano Freddie irritante, però tutti pensavano fosse interessante e coinvolgente"

07/11/2024

Brian May ha raccontato del primo incontro con Freddie Mercury ai tempi del college e di come si considerasse già una star.

L'unione tra Brian May, Freddie Mercury, Roger Taylor e John Deacon è uno di quei momenti che ha cambiato il corso della storia. I quattro musicisti inglesi crearono i Queen, una delle più importanti band nella storia del rock, ed ognuno di loro raggiunse grandi riconoscimenti nel proprio campo.

Naturalmente alla band servì tempo per crescere ma Brian May in una recente intervista ha raccontato di come Freddie sia sempre stato, senza scuse, sé stesso: “Quando ci siamo conosciuti eravamo al college, anche se in istituti diversi. Freddie faceva la scuola di belle arti. Io ero all’Imperial College, Roger a odontoiatria e Deacy faceva elettronica. Freddie si sentiva già una star. Era molto stravagante, si vestiva da rock star. Credo fosse nato per essere performer perché aveva già questa sicurezza dentro di lui”.

Nonostante questo, May ha ammesso che il carattere di Freddie ha compensato alcune prime esperienze “snervanti” per il resto della band, che li aveva fatti dubitare se la cosa avrebbe funzionato: “Quando abbiamo lavorato con lui la prima volta è stato snervante, perché correva molto in giro e urlava da pazzi. Quindi ci chiedevamo se ce l'avremmo fatta”.

E non piaceva a tutti", ha aggiunto il chitarrista, "Molte persone lo trovavano irritante, però tutti pensavano fosse interessante e coinvolgente. A quel punto però non era il cantante che tutti noi conosciamo come Freddie Mercury. A quel punto entrammo in studio e durante le prime sessioni di demo che registrammo agli De Lane Lea Studios Freddie sentì tornare indietro la sua voce e disse ‘Oh, non mi piace. La rifaccio.’ E la rifaceva, e la rifaceva fino a che non era come la voleva lui. Quindi sin da subito era molto consapevole di come suonasse la sua voce e si trasformò velocemente nel cantante che voleva essere”.

Ora sto semplificando perché le cose andavano avanti per tanto tempo. Ogni volta che registravamo un nuovo album Freddie si spingeva sempre oltre" ha aggiunto Brian May, "Ogni volta che si risentiva diceva ‘No, voglio fare di meglio, per più a lungo, con più passione’ e cercava sempre nuove sfumature, cercava sempre di dare qualcosa in più. Ovviamente ci aiutavamo a vicenda in questo processo, perché ogni volta che eravamo in studio il resto di noi era nella sala di regia. Quindi spesso ero seduto con l’ingegnere del suono mentre Freddie cantava. E lui diceva ‘Beh, com’era?’ e io rispondevo ‘Allora, ci piace questo pezzo qui ma non come si è concluso’. Quindi lo aiutavamo nella costruzione del brano e questo valeva per tutti. Se facevo un assolo di chitarra, c’era Freddie lì. Ci spronavamo a vicenda, e questo aveva molto valore”.

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