Pink Floyd, David Gilmour: "Non suonerò mai più con Roger Waters"

Gli ultimi a fare a David Gilmour, nostro nuovo Rock Ambassador, la domanda che tutti gli fanno da sempre sono stati i fan, radunati dal prestigioso quotidiano inglese The Guardian per un Q&A con il leggendario chitarrista dei Pink Floyd, prima delle sei date (dal 9 al 15 ottobre) alla Royal Albert Hall di Londra.

“Credi che tornerai mai a suonare sul palco con Roger Waters?” La risposta di David Gilmour è stata secca: «Assolutamente no. Cerco di stare molto lontano dalle persone che supportano attivamente dittatori come Putin e Maduro, e non voglio dividere il palco con chi pensa che il modo in cui questi regimi autocratici trattano le donne e la comunità LGBT sia corretto». Nessuna possibilità di riconciliazione con il bassista e fondatore dei Pink Floyd, che ha lasciato la band nel 1985 dopo l’album The Final Cut ed è tornato sul palco con David Gimlour una sola volta durante il concerto Live8 del 2005 ad Hyde Park a Londra.

Davdi Gilmour ha aggiunto alla sua risposta un commento ironico e molto dark: «Piuttosto mi piacerebbe molto suonare ancora con Richard Wright» ha detto nominando il tastierista dei Pink Floyd scomparso nel 2008, di cui ha recuperato una delle ultime tracce registrate, usandola in un brano del suo ultimo album solista Luck and Strange, «Una delle persone più gentili e più dotate dal punto di vista musicale che abbia mai incontrato».

Nel corso del suo Q&A con i fan, David Gilmour ha anche risposto ad una domanda piuttosto complessa: “Credi che la musica sia solo il prodotto della mente umana o c’è un elemento di ispirazione che in qualche modo arriva da una forma di coscienza superiore?”. «Io sono ateo» ha risposto Gilmour, «Ma ci sono dei momenti in cui mi sembra che quando scrivo stia in un certo senso facendo da tramite alla musica, canalizzandola. Quando la riascolto non mi sembra qualcosa che ho fatto io, ma qualcosa che è arrivata attraverso me».