Rock News
03/05/2024
La visione di E.T. l'extra-terrestre, film del 1982 tra i più amati e di successo del regista Steven Spielberg, fu vietata in Scandinavia. Ai bambini sotto i dodici anni (in Svezia e Norvegia) e otto anni (in Finlandia e Danimarca) non fu permesso infatti di guardare la pellicola sull’extraterrestre più famoso della storia del cinema. Il problema non era l’aspetto del protagonista ma il ruolo degli adulti nemici dei bambini. Il divieto provocò un'ondata di indignazione.
Una favola senza tempo, vissuta da tutti come un'esperienza cinematografica formativa ma non per i bambini scandinavi che, a causa di alcune scene potenzialmente traumatizzanti come la morte apparente del protagonista extraterrestre, non poterono godersi il film sul grande schermo. Come riporta United Press International nel gennaio 1983, dopo il debutto del film in Scandinavia, gli svedesi furono particolarmente severi.
Il Consiglio dei film per bambini espresse il parere che E.T. l'extra-terrestre potesse causare danni mentali ai bambini ed il suo presidente, Kersten Elmhorn, giudicò personalmente il film "molto forte e suggestivo", anche se "estremamente professionale e ben fatto". Il direttore della censura svedese, Gunnel Arrback, spiegò che, “poiché gran parte del film era ambientato in uno stato d'animo minaccioso e spaventoso, non era adatto ai bambini”. La Norvegia si trovò nella stessa situazione mentre Finlandia e Danimarca lo vietarono ai minori di otto anni. Considerando che la favola di Spielberg è diventata il film di maggior incasso nella storia del cinema, non è escluso che molti giovani scandinavi con i loro genitori non si siano fatti problemi a violare le regole e ad intrufolarsi in una proiezione di E.T. l'extra-terrestre per scoprire il motivo di tanto clamore.
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