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Nirvana, il biografo ufficiale della band: "Kurt Cobain era invidioso di Dave Grohl". Ecco perché

"Lo prendeva in giro perché tutti gli volevano bene ed era una persona normale"

Nirvana, il biografo ufficiale della band: "Kurt Cobain era invidioso di Dave Grohl". Ecco perché

28/09/2023

Kurt Cobain invidiava Dave Grohl”. È la frase ad effetto detta da Michael Azzerad biografo ufficiale dei Nirvana e autore della biografia Come as You Are: The Story of Nirvana, in un podcast realizzato dalla rivista Rolling Stone per celebrare il trentesimo anniversario di In Utero, terzo e ultimo album dei Nirvana uscito il 21 settembre 1993.

Il 27 ottobre uscirà una ristampa deluxe con diversi contenuti inediti. Anche Michael Azzerad sta curando una riedizione del suo libro, uscito nel 1993 e citato da varie riviste musicali nell’elenco dei migliori libri rock mai scritti. Si intitola The Amplified Come As You Are: The Story of Nirvana e secondo Michael Azzerad è “Un libo dentro il libro” con nuovi dettagli e aneddoti.

In una pagina, Azzerad rivela che Kurt Cobain definiva “stupidi e ridicoli” alcuni dei contributi musicali di Dave Grohl alle canzoni, per esempio il riff di chitarra di Scentless Apprentice e approfondisce il loro rapporto. Al contrario di Krist Novoselic, che era suo amico di infanzia e con cui ha passato l’adolescenza ad Aberdeen, Dave Grohl è uno sconosciuto quando arriva a Seattle su suggerimento di Buzz Osbourne dei Melvins, dopo aver lasciato la sua prima band, gli Scream. «Kurt diceva sempre: “Dave è il ragazzo più equilibrato che conosca. Non è un disadattato”. Lo prendeva in giro, perché tutti gli volevano bene, ed era normale - “Non è un freak come me” diceva. A volte lo trattava con superiorità e poteva essere poco gentile” ha spiegato Azzerad, “Ma credo che fosse anche un po’invidioso perché Dave aveva la testa sulle spalle».

Secondo quanto ha raccontato lo stesso Dave Grohl, poco prima di iniziare le session di In Utero, Kurt Cobain voleva farlo fuori dalla band: “Ero seduto due file davanti a Krist e Kurt e l’ho sentito dire: forse abbiamo bisogno di un batterista più rudimentale. Ne ho parlato con Kurt, gli ho detto: “È questo che vuoi? Se è così ditemelo e me ne vado” e lui ha risposto: “No, non è quello che vogliamo” e così sono rimasto.”

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