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Il giorno in cui nacquero i Blur: la vera storia del nome della band di Damon Albarn

Dai banchi di scuola ai palchi più grandi del mondo. La genesi di una delle più influenti band britanniche di sempre

Il giorno in cui nacquero i Blur: la vera storia del nome della band di Damon Albarn

04/05/2023

Secondo Damon Albarn, la nascita dei Blur, una delle band che ha creato l’estetica e il suono del Britpop per poi diventare uno dei gruppi rock inglesi più innovativi dei primi anni duemila si può far risalire ad un momento preciso. Un giorno durante una pausa delle lezioni alla Stanway Comprehensive School nell’Essex, incontra in corridoio un ragazzo di nome Graham Coxon che come lui segue lo stile dei Mod, guarda come è vestito e gli dice: «Le tue scarpe fanno schifo, amico. Guarda le mie, sono quelle giuste».

Da quelle prime parole di sfida (Damon ha descritto sé stesso negli anni di scuola come «Irritante») nasce un'amicizia profonda. Graham e Damon diventano inseparabili, ascoltano i Jam, i Beatles, i Kinks e gli Specials e immaginano un suono che porti avanti la tradizione britannica, l’umorismo surreale e dissacrante, l’atteggiamento e la visione della musica pop come stile di vita. Damon Albarn si iscrive al Goldsmith College di Londra per studiare musica, dove incontra il bassista Alex James e insieme al batterista Dave Rowntree e a Graham Coxon forma una band, chiamata prima Circus e poi Seymour. L’ispirazione per questo nome viene da Seymour: An Introduction, titolo di una raccolta di racconti dello scrittore americano di culto, J.D.Salinger. Suonano nei pub e nei club di Londra, e si fanno conoscere nel circuito musicale dei college, fino ad attirare l’attenzione di Andy Ross, discografico della Food Records.

L’etichetta chiede a Graham Coxon e Damon Albarn di cambiare nome alla band, gli fa avere una lunga lista di nomi e loro scelgono Blur. Siamo nell’autunno del 1990, un momento di passaggio nella musica britannica, in cuin sta finendo l’ondata di psichedelia pop della scena di Madchester (Happy Mondays, Stone Roses) e sta per formarsi l’onda successiva del Britpop (Verve, Pulp) che cambierà tutto proprio con i Blur e gli Oasis.

Graham Coxon e Damon Albarn lavorano con il produttore Stephen Street e scrivono She’s So High e There’s No Other Way, i primi due singoli che lanciano l’album di debutto Leisure al numero sette in classifica nel 1991.

I Blur però vogliono un’altra identità e un altro suono, e lo cercano immergendosi nelle influenze musicali e nelle tematiche britanniche. Per ripagare i costi di produzione del primo album partono in tour negli Stati Uniti nel 1992, hanno poco successo e rischiano persino di sciogliersi per le tensioni interne, ma lontano da casa trovano sé stessi: «Mi mancavano anche le cose più comuni della vita quotidiana» ha detto Damon Albarn, «Così ho iniziato a scrivere canzoni per raccontare la mia visione della cultura pop britannica».

Mentre il mondo del rock è dominato dal suono indie americano, dal grunge e dai Nirvana, i Blur riportano l’Inghilterra in primo piano con il secondo album Modern Life is Rubbish che arriva al numero 15 in Inghilterra nel dicembre 1992 e poi con Parklife che debutta al numero uno in classifica i 25 aprile 1994, resta in classifica per 90 settimane. Un album che il rivale numero uno di Damon Albarn (che poi diventerà suo amico), Noel Gallagher degli Oasis ha definito: «La personificazione perfetta di South London» e che per i critici definisce l’essenza del Britpop.

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