Tool, Maynard James Keenan: "Nella musica cercare di rimanere rilevanti per ogni generazione porta alla disperazione"

James Maynard Keenan, fondatore dei Tool, è uno dei personaggi più enigmatici ed inafferrabili nel mondo del rock. La sua band, fondata a Los Angeles nel 1990 ha portato al massimo livello compositivo un genere complesso e virtuoso come il progressive-metal arrivando però anche al pubblico con i temi oscuri e personali delle canzoni e gli spettacoli di arte visiva che accompagnano i loro concerti.

I loro album Lateralus del 2001 e 10.000 Days del 2006 hanno debuttato al numero uno in classifica in America (10.000 Days ha venduto il doppio delle copie di Pearl Jam, album omonimo dei Pearl Jam che si è piazzato secondo) e dopo tredici anni di silenzio, nel 2019 sono tornati direttamente al primo posto in classifica con Fear Inoculum del 2019. Hanno un seguito di fan che li segue come un culto, i critici li acclamano, ma i Tool non hanno mai voluto uscire dall’ombra della loro ispirazione e creatività sperimentale per affacciarsi al successo. E non hanno intenzione di farlo adesso, come ha detto James Maynard Keenan a Joe Rogan in una puntata del suo seguitissimo podcast The Joe Rogan Experience.

Il cantante dei Tool spiegato che secondo lui il desiderio di rimanere sempre rilevanti nel mondo della musica, che è necessariamente in continuo mutamento, non può che: «Portare alla disperazione molto rapidamente». Essere riconosciuti da tutti e far parte della cultura giovanile di ogni generazione non è una priorità per il cantante dei Tool. Una delle cose da cui si tiene alla larga, per esempio, è TikTok, la piattaforma che sta conquistando la comunicazione attraverso i social media, usata da molte band metal, tra cui i Metallica, per raggiungere un nuovo pubblico. «Nessuno dei Tik-Tokers del mondo ci conosce» ha detto Keenan, «Sono ragazzi che ascoltano la propria musica, non sanno chi siano i Tool ed è giusto così». James Maynard Keenan non è disposto a dare tutto per la celebrità: «Non si può fare, il rischio è di diventare disperatamente alla ricerca di attenzione» ha detto a Joe Rogan «Cominci a fare interventi di chirurgia estetica e finisci per assomigliare ad un alieno, oppure cerchi di infilarti per forza in qualche stupida novità del momento e non ci riesci. È una cosa che fa schifo. Per me la soluzione è una sola: conserva la tua arte».