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Queen: scopri la storia di Somebody To Love

Il 12 novembre del 1976 la band di Freddie Mercury pubblicava uno dei suoi singoli più belli

Queen: scopri la storia di Somebody To Love

12/11/2024

Nel 1976 i Queen sono in studio ai Sarm  Studios di Londra per registrare l’album che segue il successo di A Night at The Opera, il disco che definisce la prima parte della loro carriera e il genere opera-rock immaginato da Freddie Mercury ed espresso ai massimi livelli con Bohemian Rhapsody.

Sono diventati la più importante rock band inglese, hanno stupito la critica e incantato il pubblico e hanno appena concluso un tour trionfale di sei mesi. La scelta è quella di espandere la loro ricerca, il virtuosismo e la fusione tra hard rock, suggestioni progressive e le stravaganti idee musicali di Freddie. Il risultato è A Day at the Races, l’album gemello di A Night at the Opera che esce il 10 dicembre 1976 e arriva al numero uno in Inghilterra, al numero cinque in America e al vertice delle classifiche in Giappone, dove l’estetica e il suono della band creano una vera Queenmania (a cui la band risponde con Teo Torriatte (Let Us Cling Together) un brano con il ritornello cantato in giapponese).

Il primo singolo estratto dall’album è un altro esempio della creatività di Freddie Mercury, che si ispira al gospel e alla musica soul per creare una nuova evoluzione del suono opera-rock dei Queen, Somebody To Love. “Freddie adorava Aretha Franklin” ha raccontato Roger Taylor, “Somebody To Love è stata scritta cercando di riprodurre quel tipo di suono”. Usando lo studio di registrazione come uno strumento e le tecniche di sovraincisione già sperimentate con Bohemian Rhapsody, Freddie riesce a ottenere l’effetto di un coro usando solo tre voci, creando armonie intricate e raddoppiando la propria traccia vocale e quella di Roger Taylor e Brian May (nel videoclip di Somebody to Love intorno al microfono c’è anche John Deacon, che però non sapeva cantare) per costruire un’atmosfera musicale trascendente intorno ad un testo che parla della ricerca di amore.

Brian May lascia il segno con uno dei suoi assoli più riusciti e cristallini, e Somebody To Love diventa uno dei più grandi successi della loro carriera, numero due in classifica in Inghilterra nel novembre 1976. Secondo i critici: “Somebody To Love dimostra che i Queen possono fare hard rock potente con uno spirito gospel.”

Il 20 aprile 1992 George Michael ne fa una strepitosa versione dal vivo allo stadio di Wembley durante il Freddie Mercury Tribute, accompagnato da Brian May, Roger Taylor e John Deacon e diventa simbolo dell’arte e della vita di Freddie Mercury.

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