Rock News
08/09/2022
Il bassista dei Greta Van Fleet, Sam Kiszka ha rivelato che la band è pronta per uscire con il terzo album: «Siamo a buon punto». Il gruppo dei tre fratelli Sam, Jake e Josh Kiskzka, nato insieme al batterista Danny Wagner nel garage di casa in Michigan ha stupito il mondo nel 2017 con il primo singolo Highway Tune e un anno dopo ha riportato il rock al numero uno in classifica in America con il primo album Anthem of the Peaceful Army, seguito nel 2021 dal secondo The Battle at the Garden’s Gate che li ha lanciati in un tour mondiale da headliner di grande successo (la prossima data è il 13 settembre a Flint, nel Michigan).
«La nostra speranza era che il nostro secondo album fosse stimolante a livello mentale, che provocasse una reazione nel pubblico» ha detto Sam Kiskzka a proposito del suono e dell’immaginario di The Battle at the Garden’s Gate. Il bassista dei Greta Van Fleet, esaltati per la loro abilità tecnica ma spesso criticati per essere una band eccessivamente derivativa dal suono del rock anni ’70 ha voluto anche lanciare una frecciata nei confronti della musica pop: «Capita di ascoltare musica pop non per scelta ma perché magari passa in radio. Non c’è nessuna sostanza» ha detto, «Ti dicono esattamente cosa devi pensare e perché. Non c’è nessun mistero, nessun fascino. Credo sia un insulto all’intelligenza del pubblico e non stimoli nessun tipo di creatività».
Per quanto riguarda il futuro dei Greta Van Fleet, dopo la produzione maestosa di The Battle at the Garden’s Gate, registrato in due mesi negli Hanson Studios di Los Angeles con Greg Kurstin (produttore anche degli ultimi due album dei Foo Fighters), Sam Kiszka ha detto che la band ha cercato un suono più immediato e diretto. «L’idea è di tornare indietro alle nostre origini, all’epoca in cui suonavano in garage. Non vogliamo più passare molto tempo a rendere tutto perfetto, vogliamo catturare quello che succede in studio, e fare un album esaltante, grezzo e pieno di energia».
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