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Johnny Depp svela i suoi album preferiti di tutti i tempi (e non mancano le sorprese). Scopri la lista
Il grande rocker e attore di Hollywood: "la musica mi ha sempre ispirato più di qualsiasi altra forma d’arte"
Johnny Depp ha sempre detto di sentirsi più una rockstar che un attore. La sua carriera al cinema, iniziata nel 1984 con una parte nel film horror Nightmare, dal profondo della notte con Robert Englund (in cui interpreta una vittima del mostro Freddie Kruger) è iniziata dopo quella sul palco.
Nel 1979, quando aveva sedici anni, Depp ha lasciato la Miramar High School in Florida per diventare un musicista rock e quando ha provato a tornare dopo poche settimane, il preside dell’istituto lo ha convinto a continuare a inseguire il suo sogno. Nel 1980 ha formato la sua prima band, The Kid, che dopo aver avuto successo nei locali della Florida si è trasferita a Los Angeles in cerca di un occasione nel mondo della discografia, cambiando nome in Six Gun Method.
Si sciolgono prima di ottenere un contratto e Johnny Depp entra a fare parte dei Rock City Angels, scrivendo anche una canzone, Mary per il loro album di debutto Young Man’s Blues. Negli stessi anni, grazie alla ex moglie Lori Ann Allison conosce Nicholas Cage, che lo invita a fare dei provini per diventare attore. Depp legge la biografia di James Dean e si presenta ai provini di Nightmare con il regista Wes Craven senza avere nessuna esperienza, prima di avere una parte in Platoon di Oliver Stone nel 1986 e di diventare un teen idol con la serie 21 Jump Street. «La mia carriera a Hollywood è iniziata per caso» ha detto una volta, «Non avevo nessun desiderio di diventare un attore».
La sua passione è la chitarra, che suona negli anni 90 in alcuni dischi di Oasis, Iggy Pop, Tom Petty, Aerosmith e Marilyn Manson, prima di entrare a far parte dei P, una superband di Los Angeles P insieme a Flea dei Red Hot Chili Peppers, Steve Jones dei Sex Pistols e Gibby Haynes dei Butthole Surfers e poi degli Hollywood Vampires con Alice Cooper e Joe Perry. Nel 2020 registra una cover di Isolation di John Lennon con Jeff Beck, con il quale ha pubblicato l’album 18 in uscita il 15 luglio. «Le mie influenze artistiche più importanti sono tre: Tim Burton, Charles Baudelaire e Hunter S. Thompson» ha detto in una intervista, «Ma la musica mi ha sempre ispirato più di qualsiasi altra forma d’arte».
Nella sua lista degli album preferiti di sempre c’è tutta la storia del rock: Bob Dylan, Rolling Stones, ma anche l’indie pop britannico dei Babybird, la canzone d’autore del maestro Serge Gainsbourg, il rock irlandese dei Pogues e le sperimentazioni della cantante inglese Bat for Lashes. «Ma potrei inserire nell’elenco anche tutti gli album di Patti Smith, senza distinzione» ha detto, «è una leggenda, nel vero senso della parola, una poetessa e una delle grandi sopravvissute del rock». Un posto speciale nella sua lista è riservato a Tom Waits: «La qualità delle sue canzoni nel corso degli anni è rimasta sempre altissima. È quasi impossibile selezionare un singolo disco: ha segnato il passo infinite volte».
Ecco l’elenco dei suoi quindici album preferiti
Rain Dogs – Tom Waits
Old Souls & Wolf Tickets – Chuck E. Weiss
Blood on the Tracks – Bob Dylan
Ex-Maniac – Babybird
Watch Me Disappear – Augie March
Sticky Fingers – The Rolling Stones
Bliss and Divinidylle – Vanessa Paradis
Two Suns – Bat for Lashes
Rum Sodomy & the Lash – The Pogues
Easter – Patti Smith
Unknown Dreams – Keith Richards
Radio Ethiopia – Patti Smith
Histoire de Melody Nelson – Serge Gainsbourg
Tattoo You – The Rolling Stones
Horses – Patti Smith