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Mark Knopfler spiega come suonare la chitarra con il metodo del fingerpicking. Guarda il video

Redazione Virgin Radio

Il leggendario chitarrista inglese: "“Ci ho messo anni per trovare il mio stile, suonando ogni sera su qualsiasi palco della periferia di Londra”

Ho iniziato a usare la tecnica del fingerpicking perché non avevo soldi per comprare un amplificatore”. Mark Knopfler ha parlato spesso con ironia della sua incredibile tecnica musicale che lo ha fatto diventare uno dei chitarristi più grandi e apprezzati di tutti i tempi. Un’altra delle sue frasi celebri è: “Come ho creato il mio suono? La prima volta che sono entrato in uno studio di registrazione professionale con i Dire Straits ho girato tutte le manopole che ho trovato finché non ho sentito qualcosa che mi piaceva”.

Mark Knopfler ha iniziato ad amare la musica da bambino ascoltando suo zio Kinglsey suonare l’armonica e il pianoforte, ha sognato una Fender Stratocaster Fiesta Red come quella del suo idolo Hank Marvin degli Shadows ma ha iniziato a suonare una Hofner Super Solid da 50 sterline, la chitarra che i suoi genitori potevano permettersi ed è cresciuto ascoltando country, folk e i maestri del blues come Blind Willie Johnson e Chet Atkins prima di formare la sua prima band, i Brewers Droop nel 1973.

Ci ho messo anni per trovare il mio stile, suonando ogni sera su qualsiasi palco della periferia di Londra” ha detto in un’intervista in cui però ha anche ammesso di avere anche un dono naturale: “Fin da bambino, riuscivo a suonare le canzoni di Elmore James. Le ascoltavo una volta e le rifacevo perfettamente.” Oltre a portare la tecnica tradizionale del fingerpicking nella musica moderna già negli anni 70, Mark Knopfler ha fatto anche un’altra rivoluzione di stile importante: negli anni 80 dominati dal synthpop, dal metal, dalla new wave e dal rap ha riportato al centro della musica la chitarra blues, elettrificando il fingerpicking per riempire ogni concerto dei tour mondiali dei Dire Straits senza perdere niente della pulizia e della  ricchezza emotiva del suo suono. Il suo pizzicato con il pollice e l’indice passa dalle corde delle chitarre National acustiche alla Fender Stratocaster rossa e lascia il segno con il successo  dell’album Brothers in Arms che nel 1985 vende oltre 30 milioni di copie e va al numero uno in classifica in Inghilterra, in America e in tutto il mondo. Ma fra le tante spiegazioni ironiche sulla magia del suo stile, nel corso degli anni  Mark Knopfler ha anche svelato alcuni dei suoi segreti: “Sono mancino” ha raccontato al magazine Guitar, “Ma so suonare la chitarra come se fossi destro. Quando ero a scuola hanno provato per tre anni a insegnarmi a suonare il violino, quindi più o meno verso i 15 anni ero in grado di suonare la chitarra in ogni modo.”

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