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Pink Floyd, David Gilmour racconta la scrittura dell'assolo di Hey Hey Rise Up: "una diretta influenza da parte dell’Ucraina"

Redazione Virgin Radio

Il geniale chitarrista: "Se faccio degli errori, cosa che succede spesso, riprendo il segmento e lo rifaccio. Solitamente la parte migliore viene fuori in modo istintivo"

Polly Samson, moglie di David Gilmour dal 1994, coautrice di sette delle undici canzoni dell’album The Division Bell e dei lavori solisti dei chitarrista dei Pink Floyd, una volta ha detto del suo geniale e metafisico marito: «Arrivato a questo punto della sua vita, potrebbe anche esprimersi senza parole, suonando solo la sua chitarra».

David Gilmour invece ha detto di sé stesso: «Quando suono non penso a niente, devo permettere alla mia mente di essere priva di pensieri e lasciarsi guidare dalla musica».

Gilmour ha parlato del suo processo creativo alla chitarra nelle settimane in cui ha sorpreso il mondo pubblicando con il nome Pink Floyd (che ha ufficialmente sciolto dopo l’album The Endless River del 2014) il singolo benefico Hey Hey Rise Up registrato con il cantante ucraino Andriy Khlynyuk per sostenere la popolazione dell’Ucraina colpita dalla guerra scatenata dalla Russia.

Un brano che David Gilmour (accompagnato da Nick Mason alla batteria, Guy Pratt al basso e il tastierista inglese di origine indiana Nitin Sawhney, grande protagonista dell’elettronica anni ‘90) ha scelto di realizzare con il nome Pink Floyd per renderlo più popolare e utile alla causa, sorprendendo tutti e passando sopra con eleganza ad ogni tipo di polemica scatenata dal fatto che l’unico membro fondatore presente nella band è Nick Mason.

Un altro modo per creare il silenzio intorno che David Gilmour ha sperimentato nella sua carriera è fare uno degli assoli cristallini che lo hanno reso uno dei più grandi chitarristi al mondo.

In Hey Hey Rise Up, strutturata intorno ad un canto popolare di resistenza intonato da Khlynyuk, che risale al periodo della I Guerra Mondiale, l’assolo arriva dopo due minuti.

David Gilmour ha spiegato come è nato: «Il mio metodo è: improvvisare e poi aggiustare. Se faccio degli errori, cosa che succede spesso, riprendo il segmento e lo rifaccio. Solitamente la parte migliore viene fuori in modo istintivo». Gilmour si è lasciato trasportare dalla melodia: «Gli accordi che ho usato per l’assolo sono ispirati dal canto popolare, quindi si può dire che ci sta stata una diretta influenza da parte dell’Ucraina». Gilmour ha visto il video di Khlynyuk che cantava in una piazza deserta di Kiev, diventato virale su Instagram, e ha deciso di scrivere una base musicale. Ha potuto parlare con Khlynyuk solo al telefono perché il cantante era in ospedale per curare una ferita di guerra: «Mi ha dato la sua approvazione» ha detto, «Speriamo di fare qualcosa insieme nel prossimo futuro».

Il ritorno dei Pink Floyd atteso da tutti però non ci sarà. Il nome della band è stato usato da Gilmour e Nick Mason solo per questa operazione benefica: «Volevamo diffondere il messaggio di pace e sollevare il morale della popolazione che sta difendendo la propria patria»

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