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Queen, Brian May a Tenerife per girare il video di '39 da A Night at the Opera (dopo quasi 50 anni). Guarda il video

Redazione Virgin Radio

Il chitarrista: "È un luogo molto spirituale per me, probabilmente è dove vorrei che venissero sparse le mie ceneri"

Nel 1970, quando era uno studente di dottorato della facoltà di astronomia dell’Imperial College di Londra, Brian May si è trovato di fronte ad una scelta importante: diventare uno scienziato e un accademico oppure un chitarrista rock. Non sono molte le leggende della musica che agli esordi avevano una seconda opportunità di carriera così prestigiosa. May è già un fenomeno della chitarra, ha fondato la sua prima band, i 1984 (ispirandosi al romanzo di George Orwell) durante gli studi di matematica e fisica, suona insieme a Roger Taylor negli Smile, la band che con l’arrivo di Freddie Mercury sarebbe diventata i Queen, ma mentre inizia la sua carriera nella musica riceve dall’università un incarico prestigioso: partecipare alle ricerche dell’Osservatorio Astronomico Teide sull’isola di Tenerife alle Canarie, che vengono pubblicati su importanti riviste accademiche. 

I suoi studi proseguono fino al 1974 e si concentrano sulla riflessione dei raggi solari sulla polvere interplanetaria e sulla velocità di diffusione delle particelle nel sistema solare. Quando i Queen arrivano al successo nel 1974 con il singolo Killer Queen, Brian May lascia la carriera di scienziato, prende in mano la sua Red Special (che si è costruito da solo) e insieme a Freddie Mercury, Roger Taylor e John Deacon diventa album dopo album uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi. L’esperienza dell’Osservatorio di Tenerife ispira uno dei brani dell’album A Night at the Opera del 1975, la ballad ‘39. E’ la storia di un astronauta che viaggia nello spazio e torna sulla terra dopo un anno, scoprendo però che sono passati cento anni (un tema simile a quello raccontato nel capolavoro di fantascienza di Christopher Nolan, Interstellar).

Brian May, che nel 2008 ha ultimato il suo percorso di studi e ha conseguito il dottorato all’Imperial College che aveva abbandonato oltre 30 anni prima (nel 2007 ha anche scritto un libro con l’astronomo e divulgatore Sir Patrick Moore intitolato Bang! The Complete History of the Universe) è tornato  nell’Osservatorio di Teide per filmare un nuovo video di ‘39, che ha inserito nella ristampa del suo secondo album solista Another World. “Sono molto contento di essere qui a Tenerife” ha scritto su Instagram, “E’ stato un viaggio nel tempo per me recuperare questa canzone che ho scritto tanti anni fa.” Brian May ha voluto anche dare a ‘39 e al suo tema della relatività del tempo un nuovo messaggio di speranza per il mondo: “Spero che questa canzone possa offrire un po’ di speranza. Pensiamo sempre che le cose andranno meglio nel futuro. E’ difficile pensarlo adesso mentre accadono terribili tragedie nel mondo, ma se osserviamo le cose nel contesto del tempo e del suo trascorrere infinito possiamo dire che tutto deve andare e andrà meglio”. Brian May ha anche spiegato il rapporto speciale che ha con Tenerife e l’Osservatorio di Teide: “Questa isola è un posto fantastico per osservare le stelle. E’ un luogo molto spirituale per me, probabilmente è dove vorrei che venissero sparse le mie ceneri”.

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