Rock News
Robert Plant e il concerto dei Rolling Stones che a 15 anni cambiò la sua vita: "Mi aprì gli occhi. Questo è il rock’n’roll!"
"Fu l’ispirazione che ci ha trasportato verso il country blues e il blues del Nord America. Non avevo idea di quello che stava succedendo a Londra"
Robert Plant ha raccontato che quando aveva dieci anni, il suo sogno era essere Elvis Presley: Mi nascondevo tra le tende e la finestra e cercavo di fare come Elvis. Era il mio ambiente segreto, e c’era anche un certo suono"
La sua passione successiva è stato il blues, che ha scoperto con le canzoni di Willie Dixon e Robert Johnson e che lo ha spinto a decidere di lasciare il lavoro da contabile in un ufficio e la scuola a 16 anni per farsi strada nella scena blues della Black Country, ma secondo quanto ha raccontato in una recente intervista con la BBC, la rivelazione è arrivata quando è andato a vedere un concerto dei Rolling Stones a Wolwerhampton durante il loro primo tour in Inghilterra del 1963, in cui suonavano con Bo Diddley e Little Richard. «All’inizio della mia carriera ero ossessionato con la musica di Chicago e del Delta del Mississippi. In Inghilterra una delle prime band a portare questa musica alla mia generazione sono stati i Rolling Stones». Robert Plant ha citato il loro primo singolo, Come On, una cover di Chuck Berry uscita nel giugno 1963 (con I Want to Be Loved di Willie Dixon come lato B) e arrivata al numero 21 in classifica in classifica in Inghilterra come «L’ispirazione che ci ha trasportato verso il country blues e il blues del Nord America. Non avevo idea di quello che stava succedendo a Londra, ma il concerto dei Rolling Stones mi ha aperto gli occhi».
Robert Plant aveva quindici anni ed è stato portato al concerto dagli zii Stan e Gwen. Il primo tour dei Rolling Stones è partito il 29 settembre 1963 e si è concluso il 3 novembre dopo 60 show (in cui la band suonava due set di dieci minuti) ed è entrato nella storia del rock per la partecipazione di due leggende della musica americana come Bo Diddley e Little Richard (che sostituisce all’ultimo gli Everly Brothers).
Robert Plant ricorda perfettamente il momento in cui ha visto uno dei fondatori del rock’n’roll (soprannominato The Architect of Rock’n’Roll): «E’ uscito sul palco con una enorme parrucca in testa e pieno di trucco, e ho sentito una ventata di energia attraversare la sala intorno a me. Ho pensato: ok, questo è il rock’n’roll»