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Dave Grohl e la malattia che segnò la sua adolescenza: "avevo problemi alla colonna vertebrale, mi sentivo un alieno ma mi piaceva"

Redazione Virgin Radio

Il leader dei Foo Fighters ha raccontato la storia all'interno della sua autobiografia The Storyteller

Per diventare una rockstar bisogna anche imparare ad accettare la propria unicità, anche quando diventa diversità dalle altre persone, e usarla come una fonte di energia espressiva. È la storia raccontata da Dave Grohl nella sua autobiografia The Storyteller quando nelle prima pagine raccata la sua infanzia trascorsa con la madre Virginia e la sorella maggiore Lisa nella piccola città di Springfield in Virginia.

«Mi sono sempre sentito un alieno, è una cosa che ho imparato ad accettare nel corso del tempo» ha spiegato Dave Grohl in una intervista recente. Quando aveva sette anni, più o meno nello stesso momento in cui i suoi genitori hanno divorziato, e nel momento della crescita gli viene diagnosticata una curvatura della colonna vertebrale e per qualche tempo deve indossare delle scarpe speciali per correggere la sua postura.

«All’inizio mi vergognavo perché non potevo indossare le sneaker come tutti gli altri miei amici ma alla fine è una cosa che mi ha dato forza: mi ero diverso e mi piaceva. Mi piaceva quella sensazione di non essere come gli altri, e mi piace ancora oggi». A 12 anni Dave Grohl impara da solo a suonare la chitarra e da quel momento trova nel rock’n’roll un modo per raccontare sé stesso e sfogare tutto ciò che ha dentro. Nel 1982 suo cugino Tacy lo porta per la prima volta ad un concerto al The Cubby Bear Club di Chicago a vedere la punk band Naked Raygun e da quel momento la sua vita cambia: scopre l’estetica e il suono punk, impara a suonare la batteria (i suoi idoli sono Neil Peart dei Rush e John Bonham dei Led Zeppelin), a 17 anni entra a far parte degli Scream e comincia ad andare in tour per il mondo finché a soli 21 anni vola  a Seattle per unirsi alla band che cambia la storia del rock, i Nirvana. Tutto quello che ha messo nella sua musica, ha detto Dave Grohl, nasce dall’esperienza di accettare sé stessi, di vivere al massimo ogni giorno e di non lasciarsi fermare da nulla, anche quando da ragazzino si è fatto male in mille modi a causa della sua iperattività.

«L’immagine del volto sconfortato di mia madre quando mi vedeva sulla porta di casa tutto ricoperto di sangue rimarrà per sempre impresso nella mia memoria» ha detto Dave, «Ma in nessuno di quei momenti ho provato davvero dolore fisico, ero comunque felice. Sarà un meccanismo di difesa, o un problema neurologico, non mi importa. Io credo di aver imparato dall’esempio di mia madre e dai sacrifici che ha fatto per crescere da sola due figli sereni».

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