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Nirvana, Dave Grohl sulla censura alla copertina di Nevermind: "Ho tante idee su come cambiarla, per fortuna non sono un avvocato"
Il batterista della band si è espresso riguardo alla causa intentata da Spencer Elden che potrebbe anche compromettere l'uscita del cofanetto celebrativo dei 30 anni
Dave Grohl ha deciso di dire la sua sulla questione della copertina di Nevermind dei Nirvana e sulla causa intentata da Spencer Elden, il bambino ritratto nella foto scattata nel 1991 mentre nuota verso una banconota da un dollaro attaccata ad un amo, che oggi ha 30 anni e ha imposto alla band di censurare lo scatto nella riedizione celebrativa dei 30 anni dell’album.
«Ho tante idee su come cambiare la copertina di Nevermind, vedremo cosa succederà. Sono sicuro che troveremo una soluzione» ha detto Dave Grohl al Sunday Times con la sua consueta benevolenza. Riguardo al fatto che la causa intentata da Spencer Elden sembra purtroppo solo mossa da finalità economiche (come hanno già dichiarato diversi esperti di diritto americani consultati dai media), Dave ha detto: «Ci sono così tante altre cose belle nella vita da fare piuttosto che pensare a questo genere di questioni. Inoltre per fortuna non sono un avvocato». Spencer Elden non sembra intenzionato a fermarsi, e questo potrebbe compromettere l’uscita del cofanetto deluxe della riedizione di Nevermind contenente anche 70 registrazioni inedite di Kurt Cobain, prevista per il 12 novembre. «Oggi come ogni anno dal 1991» hanno scritto i suoi avvocati il 24 settembre, anniversario dell’uscita di Nevermind, «Il nostro cliente è costretto a ricevere un attenzione non desiderata dai media e dai fan di tutto il mondo. Non ha mai avuto una possibilità di scelta. Chiediamo ai Nirvana di censurare la foto di copertina di Nevermind eliminandio i genitali di Spencer Elden, dietro ogni copia dell’album c’è una persona che chiede il rispetto della propria privacy».
La foto è stata scattata da Kirk Weddle, amico dei genitori di Spencer Elden in un parco acquatico di Pasadena in California. Lo scatto è durato quindici secondi, i genitori hanno ricevuto 200 dollari ma Elden sostiene che non hanno mai firmato un consenso ufficiale all’utilizzo della foto. «Il bambino è stato usato in uno schema di promozione discografica volto a catturare l’attenzione del pubblico, aumentare le vendite e rendere popolare l’album» hanno scritto i legali, «Si tratta di sfruttamento di minori e pornografia infantile». Nel 2016 in un’intervista con Time, Spencer Elden aveva detto: «Tutte le persone coinvolte nella realizzazione di Nevermind hanno guadagnato un sacco di soldi tranne me. Io sono l’unico che vive ancora a casa deii genitori e ho una vecchia macchina scassata. Sono l’ultimo vero esempio rimasto di estetica grunge rock. E ogni volta che penso ai 30 milioni di copie vendute dell’album con me nudo sopra penso che i miei diritti umani siano stati violati».