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In una recente intervista con Uncut, il bassista dei Nirvana Krist Novoselic ha confermato la connessione speciale e immediata che si creò tra lui, Kurt Cobain e Dave Grohl.
Quest’ultimo fu scelto, nel 1990, come batterista del gruppo, al posto di Chad Channing, con il quale Cobain faticava a lavorare perché non apprezzava più il suo stile. I Nirvana all’epoca avevano già pubblicato Bleach e qualche canzone di quello che sarebbe diventato Nevermind era già in fase di scrittura.
“Scorreva, suonava bene, era immediato – ha raccontato Novoselic – Tutto è sembrato subito al suo posto; non c'era imbarazzo. Dave è un musicista così bravo, è stato all'altezza dell'occasione – o lo siamo stati per lui, in qualunque modo sia successo. Sembrava tutto naturale ed era facile avere a che fare con Dave. Penso che si fosse addirittura trasferito da Kurt. Ci è voluto molto coraggio per trasferirsi in un appartamento con lui!”.
Grohl si ambientò e iniziò subito a partecipare alle sessioni di prova e scrittura delle nuove canzoni: “Avevamo alcune canzoni – sempre le parole di Novoselic – di queste, alcune le avremmo inventate sul momento, per altre Kurt aveva delle idee. Eravamo davvero seri, riguardo alle prove. Avevamo questo fienile a Tacoma, che abbiamo affittato. Qualcuno aveva provato a trasformarlo in uno studio e non era andata molto bene, ma era un posto perfetto per provare. Siamo andati lì e volevamo lavorare seriamente sulle canzoni”.
Anche Butch Vig, produttore di Nevermind, ricorda la prima volta che sentì la batteria di Dave Gohl – in una registrazione che i Nirvana gli mandarono prima dell’inizio della registrazione dell’album – e capì che era quello giusto, nonostante tutto: “[La cassetta] iniziava con Kurt che presentava Dave Grohl e poi partivano a suonare Teen Spirit. Era una registrazione boombox, ho sentito questa chitarra graffiante e i riempimenti di batteria di Dave e poi pura distorsione. La registrazione era orribile, ma si può dire che le canzoni erano tirate e accattivanti”.
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