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Greta Van Fleet, Jake Kiszka: "Il suono della band è in continua evoluzione. Fermarci sarebbe come morire"

Redazione Virgin Radio

Il giovane chitarrista della band americana ha raccontato i cambiamenti che hanno portato al nuovo suono del gruppo

Il chitarrista dei Greta Van Fleet, Jake Kiszka, è stato protagonista di un’intervista con Guitar World, nel corso della quale ha parlato dell’evoluzione della band e ha anche dato qualche dettaglio sui suoi ascolti recenti.

Appena usciti con il loro nuovo album The Battle at Garden’s Gate, i Greta Van Fleet sentono di essere in continua evoluzione, ha detto il chitarrista, perché per loro è fondamentale spingersi sempre oltre a livello creativo. “È molto interessante e sono felice di parlarne – ha risposto Jake alla domanda su come considera le band che cambiano sound e stile – ci consideriamo molto elastici. Ci piace cambiare e vogliamo muoverci in direzioni diverse. Non possiamo essere fermi a livello musicale. Sarebbe come morire. Penso di poter affermare che ogni album che pubblicheremo sarà diverso dal precedente. C'è così tanto da considerare, tutti i diversi tipi di musica: folk, country, jazz, blues e rock 'n' roll. Siamo influenzati da tutto questo e vogliamo integrarlo in ciò che stiamo facendo. Vediamo noi stessi come un gruppo che può evolversi e provare cose nuove. Cambiare ciò che facciamo, nel tempo, beh penso che potrebbe essere bello e stimolante”.

Jake ha anche raccontato i suoi ascolti più recenti, in particolare i chitarristi che sta approfondendo: “Ho menzionato i White Stripes. Ho ascoltato tutta la loro discografia, quindi mi sono concentrato su Jake White”.

Un'altra leggenda della chitarra che, ultimamente, ha contribuito alla crescita del giovane musicista è stato Eddie Van Halen, scomparso lo scorso 6 ottobre 2020: “Succede sempre. Quando qualcuno se ne va, si rafforza l’interesse verso di lui. Tutta la sua carriera e le tecniche che ha creato… è una forza così dominante. È pazzesco. Quando ero più giovane, ho imparato la tecnica del tapping – sai, lo facevano tutti. Tutti volevano provare a suonare come lui. Ti riporta indietro. Inizi a chiederti cosa stesse pensando nel momento in cui stava creando tutta quella musica. Era fantastico".

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