Rock News
12/03/2021
Tom Morello, nel corso di un’intervista rilasciata al grande Howard Stern, ha raccontato un aneddoto della sua gioventù, che riguarda una vasca da bagno e il lavoro da spogliarellista!
Sì, perché il chitarrista dei Rage Against the Machine ha fatto lo spogliarellista, ma solo per permettersi una vasca idromassaggio in casa. “Io e il mio coinquilino – ha raccontato Morello – avevamo un monolocale a Hollywood e per migliorare i nostri appuntamenti con le ragazze, avevamo pensato che una cosa che potesse aiutarci fosse avere una vasca idromassaggio in soggiorno. Ma naturalmente, non potevamo permettercela. Quindi abbiamo iniziato a fare i conti per capire quanti soldi ci sarebbero voluti per comprare una specie di piscina per bambini e uno scaldabagno, e poi questo e quello, insomma il necessario per simulare una vasca idromassaggio. E poi è venuta fuori questa attività extra!”.
Poi il chitarrista è entrato nel dettaglio di come si svolgevano le sue serate, delle quali però, non sembra avere un ricordo particolarmente piacevole: “Si trattava per lo più di feste di addio al nubilato. Quindi sai, bussavi alla porta, indossando un completo, oppure bussavi alla porta per chiedere una tazza di zucchero, partiva Brick House (dei The Commodores ndr) allo stereo… Non era niente di eccezionale, te lo devo dire, non era piacevole. Era piuttosto strano”.
Più avanti nella sua carriera, quella da musicista, Tom Morello si è ritrovato di nuovo nudo su un palco, ma questa volta per protesta: era il festival Lollapalooza del 1993, a Philadelphia. Da poco era nato il Parents Music Resource Center (Centro d'Informazione Musicale per Genitori), l’organo che appone gli adesivi Parental Advisory sui dischi. I RATM non erano d’accordo con questa modalità, da loro ritenuta una vera e propria censura alla libertà di espressione. Ecco allora l’idea: salire sul palco completamente nudi e non esibirsi. La band, infatti, restò immobile, davanti al pubblico, per 15 minuti, con le chitarre appoggiate agli amplificatori a creare un riverbero.
“Quel giorno la casa discografica ha mandato tutti allo show – ricorda Morello – dicendo ‘Dai un'occhiata ai Rage Against the Machine, la nuova band più in voga dei Lollapalooza, li vedrai in tutta la loro gloria’. E noi non abbiamo nemmeno suonato. È stata come una protesta di 15 minuti di nudità, e poi abbiamo lasciato il palco. E ricordo di aver parlato con uno dei dirigenti discografici, poco dopo, e lui mi ha detto 'Grazie mille per questo' e io gli ho detto 'Ehi, metti sotto contratto una band chiamata Rage Against the Machine, allora otterrai proprio la rabbia contro il sistema!”.
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