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Tom Morello mette a confronto Zack De La Rocha e Cornell: "l'inizio con Chris fu inquietante, ecco come lo convinsi"
Il chitarrista di Rage Against The Machine e Audioslave ha raccontato i giorni in cui Rick Rubin lo convinse ad andare a casa del frontman dei Soundgarden
Durante un' intervista con il grande conduttore radiofonico Howard Stern, Tom Morello ha raccontato cosa è successo esattamente il giorno in cui i Rage Against the Machine si sono sciolti il 18 ottobre del 2000, quando Zack De La Rocha ha lasciato la band: «Io, Tim Commerford e Brad Wilk siamo andati a casa del produttore Rick Rubin e abbiamo ascoltato Badmotorfinger, il terzo album dei Soundgarden, uscito nel 1991. Ci siamo guardati e ci siamo detti: “Forse dovremmo parare con questo tizio”». Inizia così la storia degli Audioslave, la band che i tre membri dei Rage Against the Machine formano con il cantante dei Soundgarden, Chris Cornell, e con cui pubblicano tre album tra il 2002 e il 2006: Audioslave, Out of Exile e Revelations.
«Chris Cornell e i Soundgarden sono sempre stati un punto di riferimento per me per la profondità della loro musica» ha spiegato Tom Morello, «Ho sempre amato i riff potenti e il suono dell’hard rock e del metal ma non riuscivo ad appassionarmi davvero perché non mi piacevano i testi. La maggior parte delle canzoni parlavano del diavolo o delle groupie, e tutte e due le cose non mi interessavano molto».
Ascoltare proprio Badmotorfinger nel 1991, ha cambiato la sua prospettiva: «Chris era una persona molto intelligente, ed era poetico. Aveva una sua poetica molto dark, ma allo stesso tempo era in grado di buttarsi senza riserve nel suono potente e nei riff dell’hard rock».
Rick Rubin insiste perché è convinto che dalla fine dei Rage Against the Machine possa nascere una band ancora più forte (Tom Morello lo ha definito: «L’angelo che incontri all’incrocio della strada. Se non fosse per lui, non sarei qui oggi»), cita l’esempio degli Yardbirds di Jimmy Page che sono diventati i Led Zeppelin e convince Morello ad andare a parlare con Chris Cornell.
Trovarlo non è così semplice: «Al tempo Chris viveva nella casa più isolata e lontana di Oaja, un’ora e mezzo fuori Los Angeles, una specie di castello stregato in fondo ad una strada alberata in mezzo alle montagne. Sembrava di essere in Transilvania» ha raccontato Morello a Howard Stern, «Come un vero punk, io avevo un van Chevrolet Astro del 1985. Rick Rubin di solito si muove in Rolls Royce ma ha accettato di salire sul mio furgone scassato, e questo vuol dire che ci credeva veramente».
Il primo incontro è leggendario: «Arriviamo di fronte alla casa, ci sono delle motociclette parcheggiate e la porta sembra aprirsi da sola come in una scena di La Famiglia Addams» ha raccontato Morello, «Chris è sceso dalle scale lentamente, in silenzio. Rick mi ha guardato spaventato e mi ha detto: andiamo via da qui!». Nonostante l’inizio inquietante l’intesa con Chris Cornell si rivela perfetta da subito. Nei primi diciannove giorni in studio insieme, gli Audioslave scrivono ventuno canzoni. Il primo singolo, Cochise, esce il 25 settembre 2002. «Anche quando Chris era diventato il cantante della mia band, non ho mai smesso di essere un suo fan» ha detto Tom Morello, «La sua forza erano le melodie, e questo ha spinto me, Tim e Brad a dare di più. La musica di Rage Against The Machine era basata sul beat di James Brown che andava avanti e indietro in continuazione, su cui si incastrava lo straordinario rap-punk di Zack De La Rocha. Chris invece aveva bisogno di accordi semplici e di un appoggio per far esplodere la sua voce, e a quel punto era in grado di creare, apparentemente senza alcuno sforzo, qualcosa che poteva essere bellissimo o terrificante».