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System Of A Down, Serj Tankian pubblicherà un nuovo disco di inediti e un EP con un concerto per pianoforte
Il frontman della band ha parlato del suo progetto solista e dei nuovo brani scritti durante il periodo del lockdown
Serj Tankian è stato ospite, lo scorso weekend, del programma radiofonico della dj americana Full Metal Jackie. La voce dei System Of A Down ha raccontato i suoi ultimi progetti e quelli in divenire, anticipando l’uscita di molta nuova musica.
Dopo le due nuove tracce della band armena, uscite lo scorso anno, e il documentario curato da Tankian “Truth to Power”, che mostra la sua carriera di attivista attraverso la musica, il cantante pubblicherà l'EP solista Elasticity (con il materiale originariamente scritto per i SOAD) il prossimo 19 marzo. E le novità non finiscono qui: in lavorazione c’è già un altro disco, così come un album contenente un concerto per pianoforte, della lunghezza di 24 minuti.
A quanto pare, come per molti altri artisti, anche per Tankian il lockdown ha aiutato a trovare la concentrazione per scrivere nuova musica: “Stare a casa, in studio, non poter andare da nessuna parte? È stato davvero un aiuto, per quanto riguarda la scrittura e sono stato in grado di finire parecchia nuova musica – ha raccontato il frontman dei System Of A Down – Elasticity era già nella mia testa da un po’. Avevo queste canzoni da un po’ di tempo, erano quasi finite. Ma sono riuscito a scrivere anche un altro EP, molto più elettro-rock, se possiamo dire così… diciamo con un mood diverso, così come alcune canzoni molto cinematografiche che usciranno quest’anno, oltre a un concerto di 24 minuti per pianoforte, che è stata una vera sfida personale”.
Riguardo al documentario Truth To Power, Tankian ha voluto ancora una volta sottolineare l’importanza, per lui, del suo attivismo a favore del suo popolo e del suo Paese, l’Armenia, con la musica che diventa un veicolo forte per il suo messaggio: “Quello che è stato interessante per me è stato evidenziare il viaggio di un attivista attraverso la musica – ovvero quella che è stata la mia vita per 20-25 anni – partendo da un momento in cui la tua voce è molto piccola, cioè prima di avere successo e di avere una band che sia in grado di proiettarla… poi la tue voce viene diffusa, grazie a quel successo, e finalmente vedi i dei frutti del tuo attivismo. [Nel documentario] si possono vedere anche le conseguenze attive del fatto di essere un artista e un attivista allo stesso tempo. Il film fa un ottimo lavoro nel mostrare questo aspetto”.
Il cantante ha poi concluso parlando degli ultimi brani scritti con i System Of A Down, sempre a sostegno della sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla situazione armena: “Sono davvero molto fiero di essere riuscito a entusiasmare i miei fratelli dei System of a down, così da riunirci ancora una volta, in un momento in cui alla nostra gente serviva la nostra voce”.