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Quentin Tarantino sulla prima volta che vide il Joker di Joaquin Phoenix: "È oltre! Uno dei film più potenti di tutti i tempi"
Il regista spiega così la differenza tra la visione al cinema e quella casalinga: "È come masturbarsi invece di fare sesso"
"Non è solo suspense, è molto oltre". Quentin Tarantino ha descritto così la sensazione che ha provato vedendo per la prima volta il film Joker di Todd Phillips, uscito nel 2019 in cui il personaggio più inquietante (e realistico) dell’intero mondo dei “villain” i cattivi dei fumetti, è interpretato da uno straordinario Joaquin Phoenix, premiato con un Oscar come miglior attore nel 2020.
Intervistato dal regista inglese Edgar Wright per un podcast della rivista Empire, Tarantino ha voluto ricordare in questo periodo difficile per l’industria cinematografica l’esperienza unica di andare al cinema e ha citato Joker come uno dei film più potenti di tutti i tempi: «Se l’hai visto in aereo, in streaming o in DVD non puoi dire di averlo visto». Per chiarire il concetto, il regista più rock’n’roll di Hollywood ha usato il suo linguaggio da rockstar: «È come masturbarsi invece di fare sesso».
Gran parte della potenza di Joker si deve anche all’incredibile colonna sonora, un flusso persistente di suoni inquietanti che accompagnano la discesa inarrestabile del personaggio di Arthur Fleck nelal follia del Joker creato dalla violoncellista islandese Hildur Guonadòttir, vincitrice del secondo Oscar assegnato al film nel 2020 (Joker ha vinto ance il Leone d’Oro a Venezia e due Golden Globe).
Quentin Tarantino ha spiegato che la scena che lo ha colpito di più è quella in cui Arthur Fleck truccato da Joker partecipa al talk show televisivo condotto da Murray Franklin, interpretato da Robert De Niro:
«È stata una sensazione fisica: l’atmosfera nel cinema è cambiata di colpo. Erano tutti incollati allo schermo». Tarantino è un regista che sulla tensione emotiva, l’intensità del dialogo e i colpi di scena ha costruito tutto il suo cinema “pulp”. La chiave narrativa che secondo lui ha reso Joker un capolavoro è il ribaltamento della prospettiva del pubblico sul personaggio principale. Un colpo di genio di Todd Philips che ha creato una suspense molto più profonda e intensa: «È oltre» ha detto Tarantino descrivendo la scena, «In quel momento ti rendi conto che quel tizio che fino ad un attimo prima ti sembrava un disadattato è un fottuto pazzo. Il conduttore del talk show interpretato alla grande da De Niro non è un nemico, non è l’antagonista cattivo tipico dei film di supereroi. Sembra uno un tipo odioso, ma non più di David Letterman. Eppure il pubblico in quel momento viene trascinato via e pensa una sola cosa: voglio prendere la pistola e fargli saltare quella fottuta testa».