Rock News
Foo Fighters, Dave Grohl: "fui picchiato dalla polizia e dai redneck durante un concerto contro Reagan"
Il frontman dei Foo Fighters ha raccontato un episodio inedito della sua adolescenza a Washington
In una nuova intervista concessa l'Indipendent, il frontman dei Foo Fighters ha raccontato un particolare episodio della sua adolescenza durante il concerto Rock Against Reagan nei primi anni '80, in cui suonavano Dead Kennedys e Bad Brains.
Dave Grohl ha ricordato quel particolare concerto andato in scena nel centro commerciale di fronte al Lincoln Memorial "a un quarto di miglio da dove un giorno sarei stato invitato a suonare alla prima grande "festa" di Obama": "come ogni 4 luglio centinaia di migliaia di persone provenienti dalla periferia erano attese in città per assistere allo spettacolo pirotecnico nazionale. E proprio nel mezzo di quel fot***o evento c'era un concerto punk con i Dead Kennedys e Bad Brains. C'erano poliziotti a cavallo con quei fot***i manganelli. È stato folle. Sono stato picchiato dalla polizia e dai redneck. Ma era il posto e il momento giusto per quell'evento, sotto la soffocante amministrazione conservatrice di Reagan".
Durante l'intervista il leader dei Foo Fighters ha anche ricordato quanto suo padre, un perfetto uomo d'affari "che ascoltava jazz e lavorava dalle 9 alle 17" fosse deluso dalle scelte del figlio e riuscisse a far sembrare Reagan come se fosse Abbie Hoffman (membro dei Chicago Seven). I genitori di Dave Grohl divorziarono quando aveva nove anni e all'epoca il futuro leader dei Foo Fighters veniva punito dal padre che gli impediva di suonare.
La paura della guerra e la riflessione sulla sua infanzia a Washington sono i temi principali del nuovo singolo della band dal titolo Waiting On A War, in cui il leader dei Foo Fighters racconta l'incubo di una guerra improvvisa avuto da ragazzo durante la sua permanenza nella capitale americana:
"Da bambino, cresciuto nei sobborghi di Washington DC, ho sempre avuto paura della guerra.
Ho avuto gli incubi di vedere i missili nel cielo e i soldati nel mio giardino, molto probabilmente causati dalla tensione politica dei primi anni '80 e dalla vicinanza della mia casa al Campidoglio. La mia giovinezza è stata vissuta sotto la nuvola oscura di un futuro senza speranza.
Lo scorso autunno, mentre accompagnavo mia figlia di 11 anni a scuola, si è girata verso di me e mi ha chiesto: "Papà, ci sarà una guerra?" Mi si è stretto il cuore in mezzo al petto mentre guardavo nei suoi occhi innocenti, perché mi sono reso conto che ora vive esattamente sotto quella stessa nuvola oscura di un futuro senza speranza che ho provato io 40 anni fa.
Quel giorno scrissi "Waiting On a War".
Ogni giorno aspettiamo che il cielo ci cada addosso. Esiste qualcosa in più? Esiste qualcosa in più che rimanere ad aspettare una guerra? Perché ho bisogno di più. Noi tutti ne abbiamo bisogno.
Questa canzone è stata scritta per mia figlia, Harper, che merita un futuro, proprio come ogni bambino."
I Foo Fighters pubblicheranno il nuovo album di studio Medicine At Midnight, il decimo di inediti, il prossimo 5 febbraio.