Rock News
21/01/2021
In questi giorni sui social si è molto discusso a proposito di una tribute band dei Pearl Jam con sede a Londra. Il gruppo dei giovani musicisti inglesi è sulla scena dal 2016 e ha un discreto numero di followers online: si fanno chiamare “Pearl Jamm” ed è proprio per questo che nei giorni scorsi hanno ricevuto una lettera di diffida da parte dei legali di Eddie Vedder e compagni, i quali sostengono che i giovani artisti stiano danneggiando il brand della band. Così nella missiva è stato chiesto loro di cambiare nome, di cancellare il sito e gli account social con quel nome e di distruggere il merchandising, pena un’azione legale vera e propria.
La storia è stata resa nota dalla BBC con un’intervista ai musicisti londinesi, i quali hanno dichiarato che, durante i loro anni di attività, nessuno li ha mai scambiati per i veri Pearl Jam e per questo sono convinti di non aver mai danneggiato l’immagine del gruppo. In un primo momento, la cover band ha reagito male di fronte a questa richiesta e ha deciso di rispondere con una lettera piena di rabbia pubblicata online. Nel loro messaggio i giovani si sono chiesti se i Pearl Jam fossero a conoscenza di questa richiesta oppure se il loro staff l’abbia inviata a loro insaputa; inoltre, hanno accusato i rockers di non essere più gli stessi e di averli colpiti nel momento peggiore, ossia durante la pandemia, quando in realtà sapevano già da tempo dell’esistenza del loro gruppo, o almeno questo è ciò che sostengono loro. Nella lettera, alla fine, i giovani hanno anche chiesto alla band americana di rispondere pubblicamente o privatamente al loro messaggio e di annullare la diffida, ribadendo di non aver mai danneggiato il brand Pearl Jam con la loro attività musicale.
Sebbene i Pearl Jamm abbiano ricevuto il sostegno dei loro followers, la vicenda che li vede come protagonisti ha scatenato un vero e proprio putiferio sui social: i fan dei veri Pearl Jam, infatti, li hanno duramente criticati, schierandosi dalla parte del gruppo di Seattle. Alla fine, dunque, i musicisti inglesi si sono arresi e hanno annunciato che cambieranno nome.
“Sembra proprio che abbiamo incendiato la rete questa settimana – hanno scritto i componenti della tribute band in un nuovo post su Facebook – adesso è arrivato il momento di spegnere le fiamme. Un nome non definisce chi siamo. Noi facciamo ciò che facciamo con amore e rispetto per i Pearl Jam. Siamo stati chiari sin da subito sul fatto che avremmo ceduto (in questa frase hanno usato volutamente la parola Yield, che è il titolo del quinto album dei PJ ndr) alle richieste dei Pearl Jam. Allo stesso modo, siamo stati chiari sul fatto che la nostra delusione fosse dovuta unicamente ai tempi e alle maniere con le quali queste richieste sono state avanzate”.
“Siamo orgogliosi di annunciare il nostro nuovo nome – prosegue il messaggio – ci chiameremo ‘Legal Jam’, un nome che pensiamo sia adatto e che utilizzeremo per continuare a suonare la musica dei Pearl Jam nel modo più sentito e autentico possibile. Non appena potremo tornare a esibirci, non vediamo l’ora di rientrare in contatto con i nostri fan (così come le altre tribute band) che ci hanno sostenuto in questa vicenda e di dare il benvenuto ai nuovi fan che si sono uniti a noi in quest’ultima settimana. Con amore, Santi, Richard, Matt, Tim ed Andy, i ‘Legal Jam’ (prima noti come Pearl Jamm)”. Nonostante la delusione per il comportamento dei loro beniamini, l’amore per la loro musica ha prevalso e i musicisti inglesi hanno deciso saggiamente di evitare una disputa legale, lasciarsi alle spalle le polemiche e di tornare a esibirsi con il loro nuovo nome, non appena l’emergenza sanitaria finirà.
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