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Jump, 5 cose che forse non conosci sul leggendario singolo dei Van Halen
Il 21 dicembre 1983 la band capitanata da Eddie Van Halen pubblicava quello che forse è il loro più grande singolo di sempre
Il 21 dicembre 1983 i Van Halen pubblicavano Jump, quello che forse è stato a livello commerciale il loro più grande successo di sempre, spaccando definitivamente in due gli anni '80 e (probabilmente) i rapporti con il loro cantante storico, David Lee Roth. Un brano che ha visto la genesi molti anni prima dell'effettiva pubblicazione e che contribuì a consacrare la band nell'olimpo della musica mondiale per molti anni a seguire.
Ripercorriamo insieme la storia di questo semplice ma popolarissimo singolo della band di Eddie Van Halen con cinque curiosità che (forse) non tutti conoscono.
QUEL SINTETIZZATORE CHE FACE SCONTRARE EDDIE VAN HALEN E DAVID LEE ROTH
Nonostante il brano ottenne immediatamente un successo mondiale, il frontman (o meglio dire il cantante) dei Van Halen temeva che l'utilizzo dei sintetizzatore sarebbe stato un gesto che i fan della band non avrebbero capito, interpretando la canzone come un allontanamento dal genere originario del gruppo.
Eddie voleva usare il sintetizzatore a tutti i costi, ma Roth aveva interpretato questa scelta come una debolezza stilistica a favore della radiofonicità del brano. Come sappiamo quel sintetizzatore non venne preso come una "sfida" dai fan del gruppo.
LA PRIMA VERSIONE RISALE AL 1981
Già nel 1981 Eddie Van Halen iniziò a scrivere la bozza del brano, utilizzando una tastiera. Vista l'avversione di David Lee Roth nell'utilizzo dello strumento, il chitarrista (o in questo caso meglio dire il tastierista) Eddie Van Halen registrò la canzone assieme a Ted Templeman durante una sessione di registrazione a tarda notte nel suo neonato studio 5150. Quando la band ascoltò quella demo decise di includerla nell'album 1984. Quella scelta e quel gesto sembra abbiano portato all'abbandono del cantante nel 1985.
EDDIE VAN HALEN SAPEVA SUONARE IL PIANOFORTE PRIMA DI PRENDERE IN MANO UNA CHITARRA
Per la registrazione di Jump Eddie Van Halen utilizzò un sintetizzatore OB-Xa della Oberheim, famosissimo produttore di strumenti elettronici degli anni '80. Forse non tutti lo sanno ma il compianto Eddie Van Halen imparò a suonare il pianoforte ancor prima della chitarra: mise le mani su quest'ultima solo all'età di 14 anni.
IL VIDEO E LA CONSACRAZIONE
Il video di Jump è considerato probabilmente un punto di riferimento per tutti i registi di videoclip musicali, o almeno era dopo la metà degli anni '80. La band poteva permettersi un budget veramente limitato per la realizzazione del video e si affidò al regista Pete Angelus il quale decise di riprendere i Van Halen con una pellicola a 8 millimetri: varie performance del brano suonato dalla band vennero registrare e montate insieme, inserendo alcuni momenti divertenti in cui la musica è slegata dal video. Esistono infatti delle sequenze all'interno del videoclip di Jump in cui viene ripreso Eddie Van Halen suonare in momenti in cui non si sente la chitarra nella traccia. Il famoso salto di David Lee Roth montato a rallentatore diventerà uno standard per moltissime band rock ed Heavy Metal degli anni '80. Il videoclip trionfò agli MTV Music Awards del 1984 nella categoria Best Stage Performance Video.
JUMP NEL MONDO DEL CINEMA
La canzone dei Van Halen venne scelta da Steven Spielberg per la colonna sonora del suo adattamento cinematografico del 2018 di "Ready Player One", in cui viene rappresentato un mondo virtuale che non è altro che un continuo omaggio alla cultura popolare degli anni '80 e '90. Jump venne utilizzata anche in "Cattivissimo Me 3", "Sing", "Eddie The Eagle", "Herbie - Il super Maggiolino" e "Big Daddy"