Rock News
01/12/2020
Di recente i System Of A Down si sono riuniti per una buona causa: hanno registrato dei brani per raccogliere fondi per l’Armenia Fund e aiutare così il popolo armeno durante la crisi in atto in questo periodo. Questo ha fatto rinascere la speranza di una reunion ma al momento non ci sono notizie a tal proposito. Serj Tankian ha però rilasciato una nuova intervista per KSEE24 e ha parlato del rapporto della band con i fan e dei temi politici da sempre affrontati nelle loro canzoni.
“Vi dico una cosa – ha esordito – noi non abbiamo mai cercato di piacere al pubblico mainstream. Se lo avessimo fatto, allora non avremmo mai composto quel tipo di musica che abbiamo sempre realizzato sin dal primo giorno, molto a sinistra del centro, folle, comica ma anche maledettamente seria allo stesso tempo. La musica ha molti obiettivi sorprendenti, come farci sentire bene, divertirci e cose del genere, ma la musica alla quale presto davvero attenzione è quella che mi fa andare oltre e mi fa davvero cambiare idea per cercare giustizia e per fare qualcosa con la musica che sia al di fuori dal semplice aspetto legato al divertimento. Gli artisti che ho sempre apprezzato sono proprio quelli che la pensano così. Questo rappresenta un’ampia parte delle cose che i System Of A Down fanno e, non c’è neanche bisogno di dirlo, penso rappresenti anche i nostri fan e io lo apprezzo molto”.
Con Protect The Land e Genocidal Humanoidz, i SOAD hanno continuato proprio su questa linea, ossia hanno utilizzato la musica per lanciare messaggi importanti e per affrontare temi politici spesso trascurati proprio dalla musica mainstream. I risultati sono stati molto positivi: in una sola settimana, i due brani hanno raggiunto le prime due posizioni nella classifica Hot Hard Rock Songs di Billboard, con milioni di ascolti in streaming e migliaia di downloads. Grazie a questo rinnovato interesse nei confronti della band generato da queste due nuove canzoni, l’album Toxicity del 2001 è rientrato nella classifica degli Hard Rock Albums alla posizione numero 10, mentre il disco System Of A Down del 1998 è rientrato nella posizione numero 11.
Per Protect the Land è stata realizzata una clip che mostra anche alcune immagini delle proteste e degli scontri del Nagorno, mentre per le riprese del video per Genocidal Humanoidz dovrebbero iniziare proprio in questi giorni per essere concluse entro dicembre. “Ho scritto la trama – ha detto in proposito Shavo Odadjian che per primo ha avuto l’idea per questo progetto – ho un paio di sorprese che intendo utilizzare per questo lavoro”. La speranza dei fan è che la buona causa che ha riunito i musicisti faccia rinascere in loro il desiderio di tornare a fare musica insieme per veicolare questi importanti messaggi, superando così, una volta per tutte, i contrasti che li hanno divisi negli ultimi anni.
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