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Foo Fighters, Dave Grohl parla del nuovo album: “Sarà pieno di chitarre, ritmi e ritornelli fo********te potenti!”

Redazione Virgin Radio

Dopo la pubblicazione del singolo Shame Shame il frontman parla di Medicine At Midnight in uscita il 5 febbraio del 2021

Il 2020 avrebbe dovuto essere un anno importante per i Foo Fighters: la band avrebbe dovuto pubblicare il nuovo attesissimo album e poi avrebbe dovuto realizzare un tour celebrativo per festeggiare i 25 anni della loro carriera. La pandemia, purtroppo, ha fatto saltare tutti i piani. Nonostante questo, durante il lockdown Dave Grohl è stato molto attivo sui social per mantenere il contatto con i fan e ha anche realizzato una nuova versione di Time Like These con altri artisti a scopo benefico. Alla fine, però, i Foos hanno capito che sarebbe stato inutile continuare ad aspettare visto che l’emergenza sanitaria è ancora ben lontana dal concludersi. Così hanno deciso di lanciare il nuovo album, il decimo della loro carriera, intitolato Medicine At Midnight. La band ha presentato il primo singolo estratto dal disco, Shame Shame, lo scorso 7 novembre al Saturday Night Live.

In una nuova intervista per Kerrang, Dave Grohl ha parlato del nuovo disco e di questo anno così strano: “Abbiamo completato il lavoro a febbraio – ha detto – eravamo pronti a metterci in viaggio, l’artwork era stato fatto, i dischi erano stati prodotti… non vedevamo l’ora che arrivasse quest’anno e invece poi abbiamo dovuto prenderci una pausa e ciascuno di noi è andato per la propria strada”. Il frontman ha spiegato che questo è stato il primo vero periodo di stop per la band che negli ultimi anni è sempre stata impegnata a fare qualcosa tra tour e dischi, per questo è stato davvero strano per loro fermarsi del tutto. Tuttavia, Dave Grohl è riuscito anche a vedere il lato positivo della situazione, ossia il fatto ciascuno di loro sia così riuscito a dedicarsi alle cose che rimandava da tempo a causa dei tanti impegni.

Alla fine, però, la band ha compreso che era ormai arrivato il momento di guardare avanti, perché i nuovi brani che hanno composto “meritano di essere ascoltati”, anche se adesso non è possibile fare concerti. “Così ci siamo riuniti – ha raccontato ancora il frontman – e abbiamo escogitato un nuovo piano. Abbiamo dovuto riorganizzare ogni cosa e adattarla a ciò che sta accadendo adesso. Ci siamo rivisti tutti quanti circa due mesi fa e solo ritrovarci di nuovo nella stessa stanza tutti insieme, per noi è stato come sentirci a casa”. Dave Grohl, Taylor Hawkins, Pat Smear, Nate Mendel e Chris Shiflett non si sono visti per circa sei mesi e per loro è stato davvero strano perché non era praticamente mai successo da quando hanno iniziato a suonare insieme. “Li sento più vicini a me di tante altre persone nella mia vita – ha spiegato il cantante – riprendere in mano gli strumenti e ricominciare a suonare queste canzoni che abbiamo registrato un anno fa ci ha fatto sentire così dannatamente bene – ha detto per poi aggiungere ridendo – ci è sembrato di essere di nuovo una band!”.

Suonare in una sala prove non è certo come farlo sul palco, ma questo è bastato per ridare ai Foos la forza e soprattutto la voglia di ricominciare e di andare avanti, programmando finalmente l’uscita del nuovo album. “Lo abbiamo registrato in una vecchia casa del mio quartiere, anziché utilizzare uno studio – ha rivelato Grohl – e ogni giorno arrivavamo con una nuova idea di base, del tipo ‘Ok, questo è il ritmo della canzone’, oppure ‘Ecco il riff di base’ e poi lavoravamo su questi spunti.  Penso che abbiamo costruito il disco dal basso verso l’alto”.

Tornare in sala circa sette mesi dopo e poter finalmente suonare queste canzoni come una band, non solo ci ha fatto sentire davvero bene, ma è stato anche facile – ha detto ancora - Questo è uno dei dischi più semplici da suonare. Ci sono altri dischi nei quali abbiamo inserito cose un po’ più elaborate a livello tecnico, questo album invece è composto solo da riff di chitarra potenti, ritmi fo********te potenti e ritornelli fo********te potenti! Mentre componevamo questi pezzi io ho pensato ‘Oh mio Dio, questo brano sarebbe perfetto per un festival’, oppure ‘Questo sarebbe perfetto in uno stadio’. Ho davvero tenuto in considerazione la resa di questi brani dal vivo, ho creato questi ritornelli che sembrano inni e ho immaginato 100mila persone che li cantano insieme a noi. Purtroppo – ha concluso ridendo – questo non accadrà nell’immediato futuro”.

La speranza è che accada presto, ma intanto i fan possono godersi un’anticipazione del nuovo album, ovvero il singolo Shame Shame. Questa canzone, in realtà, è molto diversa dalle altre tracce del disco: Dave Grohl ha spiegato che inizialmente la band ha lavorato su pezzi tipici del loro stile, come ad esempio Making a Fire. Poi, però, il frantoman ha avuto l’ispirazione giusta per fare qualcosa di diverso dal solito. “Dopo qualche settimana mi è venuta questa idea che in origine si basa su un semplice riff di chitarra e questo ritmo insolito, realizzato con la batteria posizionata nelle tromba delle scale. Ma poi dietro si sentono questi schiocchi di dita, questi battiti di mani e questi calpestii. Queste cose sono arrivate insieme e, piuttosto che riempirle di altro materiale, abbiamo deciso di mantenerle semplici: ci sono una chitarra acustica, una chitarra elettrica, un basso, la voce e poi una parte alla tastiera. È venuto fuori un pezzo che è del tutto diverso da qualsiasi altra cosa che abbiamo fatto in precedenza”.

Se la band ha scelto proprio Shame Shame come primo singolo del nuovo album è perché voleva incuriosire i fan e per dare loro un indizio del fatto che questo non sarà “il solito disco dei Foo Fighters”. Il ritmo e l’atmosfera di questo pezzo annunciano, in effetti, qualcosa di nuovo e dopo averlo composto la band ha trovato la strada giusta per la sperimentazione:Ricordo che subito dopo averlo registrato davanti a noi si è aperto un nuovo territorio da esplorare – ha spiegato il frontman – dopo aver realizzato questo pezzo, abbiamo creato canzoni come Medicine At Midnight, Love Dies Young e Cloudspotter, brani che non avremmo mai creato prima. Le melodie e il tono di questo disco sono ancora quelli propri della nostra band – ha sottolineato – ma è come se ci fosse una nuova estetica. Dopo aver registrato quella prima canzone ci siamo resi conto che avevamo la libertà di esplorare altri suoni. Shame Shame è la canzone della quale tutti ci siamo subito innamorati e abbiamo deciso che sarebbe stato perfetto come primo singolo”. In realtà, i Foos sono stati indecisi tra questa canzone e altre che, allo stesso modo, sembravano adatte per presentare il disco.

Questo nuovo album, insomma, ha già creato una grande aspettativa: la band è pienamente soddisfatta del lavoro svolto, che considera perfetto per celebrare i 25 anni di carriera; per il 14 novembre è prevista un’esibizione in streaming dal Roxy, il famoso club di Hollywood e chissà che Dave Grohl e compagni non decidano di far ascoltare subito ai fan la versione live di Shame Shame o un’anticipazione di qualche altro nuovo pezzo.

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