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Mick Jagger risponde a Paul McCartney: “I Beatles migliori di noi? Loro non esistono più, noi suoniamo ancora negli stadi”
Il frontman risponde al “rivale” dopo le dichiarazioni di qualche giorno fa contro i Rolling Stones
Tra i Beatles e i Rolling Stones c’è sempre stata una sorta di competizione, per lo più a causa di un paragone tra le due band che in tanti continuano a fare ancora oggi. Nei giorni scorsi, non a caso, durante il suo show radiofonico, Howard Stern ha detto che secondo lui i Beatles sono sempre stati i migliori e ha chiesto a Paul McCartney se fosse d’accordo con la sua opinione: “Gli Stones sono radicati nel blues – ha detto – quando compongono del nuovo materiale, deve avere a che fare con il blues. Noi, al contrario, avevamo molte più influenze. Tra di noi ci sono molte differenze. Gli Stones sono un gruppo fantastico, vado a vederli ogni volta che posso perché sono grandiosi, sono una grande band e Mick è davvero forte, con quel suo modo di cantare e di muoversi, per non parlare di Keith, Ronnie e Charlie. Sono dei grandi artisti, sono davvero grandiosi. Li adoro. Sì, amo gli Stones, però sono d’accordo con te – ha ammesso alla fine - i Beatles erano migliori”.
Questa dichiarazione non poteva passare inosservata e, infatti, pochi giorni dopo è arrivata puntuale la risposta di Mick Jagger: “È davvero divertente – ha detto ridendo, durante un’intervista con Zane Lowe per Apple Music – Paul è davvero un tesoro. Ovviamente non c’è competizione. Tuttavia, la grande differenza, che è anche piuttosto seria, risiede nel fatto che i Rolling Stones sono una band da grandi concerti, una band che si è esibita in tanti luoghi diversi per decenni, mentre i Beatles non hanno mai fatto un tour nelle arene e non hanno mai suonato al Madison Square Garden con un impianto del suono decente. Loro si sono sciolti prima che quel business iniziasse, intendo dire il vero business del tour”.
In sostanza, secondo il frontman degli Stones sono proprio i tour a marcare una netta differenza tra le due band, un divario che non potrà mai essere colmato: “Il business dei tour è iniziato nel 1969 – ha continuato Jagger – e i Beatles dunque non hanno mai potuto sperimentarlo. Loro hanno fatto un grande concerto al Shea Stadium e io c’ero, ma quello è stato l’unico. Gli Stones, invece, sono andati avanti. Noi abbiamo iniziato a fare i tour negli stadi negli anni ’70 e li facciamo ancora oggi. Ecco qual è la vera grande differenza tra le due band: una è incredibilmente fortunata a suonare ancora negli stadi, mentre l’altra non esiste più”.
In realtà, adesso i tour sono stati tutti sospesi o rinviati a data da destinarsi a causa della pandemia in corso, ma gli Stones sono pronti a tornare sul palco non appena sarà possibile. Nel frattempo, hanno da poco pubblicato un nuovo singolo intitolato Living In A Ghost Town, un brano che la band ha composto diverso tempo fa ma che curiosamente sembra descrivere esattamente ciò che purtroppo stiamo vivendo in questo periodo storico. Mick Jagger e compagni, inoltre, nei giorni scorsi si sono esibiti da casa interpretando You Can’t Always Get What You Want per l’evento benefico One World Together At Home. Al concerto online ha partecipato anche Paul McCartney, il quale ha invece cantato il brano Lady Madonna.