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Foo Fighters, Dave Grohl: “Tutte le grandi band hanno iniziato con un furgone!”. Le anticipazioni del documentario

Redazione Virgin Radio

"È così che si fa! Noi abbiamo ancora il nostro furgone. Rappresenta qualcosa di molto speciale"

Un nuovo album, un tour imminente, i Foo Fighters sono molto impegnati in questo periodo. Eppure Dave Grohl ha trovato il tempo di realizzare persino un documentario. Si tratta di un’opera che probabilmente sarà di grande interesse per tutti gli amanti del rock, dal momento che racconterà la storia delle tante band che, avendo pochi mezzi a disposizione agli esordi, hanno iniziato la loro carriera spostandosi in furgone per andare in giro a fare concerti.

Questo documentario si intitolerà, non a caso, What Drives Us e lo scopo, come ha spiegato Dave Grohl, sarà quello di spiegare le ragioni che portano un musicista a mollare tutto per andare in giro a suonare senza alcuna garanzia di successo e soprattutto di analizzare l'impatto a livello fisico e psicologico che comporta il fatto di andare in tour utilizzando un furgone. Tutto questo è stato possibile grazie alle testimonianze, agli aneddoti e ai racconti personali di alcuni esponenti della musica. La pellicola conterrà interviste a tantissime band, come ad esempio i Black Flag, i Dead Kennedys, i Metallica e i Beatles.

Oggi Dave Grohl ha presentato il documentario durante il programma Elliot in the Morning dell’emittente DC101: «Tutte le band che vedete e che ascoltate da sempre probabilmente hanno iniziato con un furgone – ha spiegato – semplicemente perché è così che si fa. Noi abbiamo ancora il nostro furgone risalente al nostro primo tour ed è molto di più di un ammasso di ferraglia con le ruote dentate. Rappresenta qualcosa di molto speciale per noi».

Per realizzare What Drives Us, Dave Grohl ha assunto quasi il ruolo del giornalista: «Ho iniziato a intervistare molte persone – ha raccontato ancora -  e ben presto ho realizzato che The Edge degli U2, Lars Ulrich dei Metallica, Steven Tyler degli Aerosmith, Ringo Starr dei Beatles, Ben Harper, Ian MacKaye, ma anche band più giovani come i Radkey, insomma con chiunque parlassi, tutti mi hanno raccontato di aver iniziato nello stesso modo. Ma al di là di questo – ha puntualizzato – tutti hanno iniziato per le stesse ragioni. E quindi c’è da chiedersi, perché mai una persona dovrebbe lasciare il proprio lavoro, prendere una valigia e un sacco a pelo, buttarli in uno squallido furgone insieme a degli amici puzzolenti e semplicemente partire, lasciandosi tutto alle spalle per andare a suonare?». 

«Di base, tutte queste persone lo hanno fatto per le stesse ragioni e hanno tutte in comune una storia molto simile – ha proseguito Dave – penso sia questa la chiave per diventare un musicista appagato, qualcuno che si sente soddisfatto quando sale su un palco per suonare. Perché lo fai con il cuore e dietro ci sono molti sacrifici, molte avventure, tante battaglie, tanti dolori e tanti alti e bassi. Eppure ascoltare queste storie da persone come St. Vincent o le ragazze delle L7 è qualcosa di meraviglioso. Ad esempio, Charlie, il clarinettista della Preservation Hall Jazz Band di New Orleans, ha fatto tour per 70 anni. Già li faceva all’età di 12 anni, subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, nel Sud». 

In effetti, quella che descrive Dave è in fondo la storia di moltissimi musicisti rock: «Ciò che ti fa andare avanti sono la passione e il fuoco che provi nel farlo – ha continuato – ed è qualcosa che ti accompagna per tutta la vita. È questa la ragione che ti fa uscire, fare tutto questo, sudare, non dormire, guidare tutta la notte e caricare e scaricare il tuo furgone. Se il motivo per cui lo fai è un amore vero e un’autentica passione per la musica, è qualcosa che non svanisce mai. Ovviamente oggi non utilizziamo più un vecchio furgone Dodge – ha sottolineato - ma quando ci esibiamo, ancora oggi lo facciamo per le stesse ragioni per le quali lo facevamo un tempo. Siamo ancora guidati dalla passione e dal fuoco, e sono gli stessi di allora. Per me, Pat, Nate, Taylor, Chris e Rami, salire sul palco oggi onestamente non è diverso da 25 anni fa. Proviamo le stesse emozioni, quell’energia bellissima e nervosa di quando stai per salire sul palco a suonare e a cantare insieme al pubblico le canzoni che hai scritto. Tutto quanto ruota intorno a questo».

Queste intense emozioni i Foo Fighters le proveranno di nuovo molto presto, perché il 12 aprile inizierà il loro Van Tour che li porterà in giro per gli Stati Uniti e toccherà molte delle tappe del primo tour della loro storia. Con questi concerti, infatti, la band intende festeggiare i loro primi 25 anni di carriera; durante molte date, inoltre, verrà presentato in anteprima anche il documentario What Drives Us, dunque saranno davvero eventi da non perdere.

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