Debbie Harry, voce e icona dei Blondie, ha compiuto 80 anni a luglio, ed è ancora un punto riferimento per l’atteggiamento rock’n’roll senza compromessi. La sua immagine è sempre stata uno strumento per richiamare l’attenzione sulla musica dei Blondie, un band che ha innovato il suono degli anni 70 mischiando punk e disco (e creando anche il primo esperimento di fusione tra rock e hip hop con il singolo Rapture del 1981) e per diffondere un messaggio di consapevolezza e determinazione femminile. L’ultima uscita dei Blondie è una ristampa di No Exit l’album che ha nel 1999 ha segnato il ritorno della band dopo 17 anni e li ha riportati al successo con il singolo Maria, ma i Blondie si preparano anche all’uscita di High Noon un nuovo album dedicato a Clem Burke, il batterista della band scomparso lo scorso aprile.
Parlando del futuro dei Blondie, Debbie Harry ha escluso la possibilità di andare in tour da sola con il nome della band. Il chitarrista e creatore del suono dei Blondie, Chris Stein (che è stato anche suo marito fino al 1985) si è ritirato dai tour da tempo per ragioni di salute, e Debbie Harry non ha intenzione di fare concerti senza lui e Clem Burke: «Non mi piace quando una band va in tour con un solo membro originale, e gli altri sono solo dei turnisti. In studio abbiamo collaborato con tanti musicisti diversi, per esempio con Glen Matlock dei Sex Pistols nell’album High Noon, ma andare in tour è un’altra cosa. Non ha senso».
L’unica condizione, ha scherzato Blondie: «Se cambiasse il nome, una cosa tipo “Blondie Presents”, allora ci potrei pensare». Intanto c’è un nuovo album in arrivo, che contiene anche le ultime tracce registrare con Clem Burke: «Stava bene quando abbiamo lavorato ad High Noon» ha detto Chris Stein, «È successo tutto troppo in fretta, siamo scioccati ma vogliamo rendergli omaggio».

