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Bruce Springsteen, pubblicato il trailer ufficiale del docufilm "Road Diary". Guardalo qui e scopri la storia

Il film, girato da Thom Zimny, racconterà l'ultimo tour del Boss e la storia del suo legame con la E Street Band

25/09/2024

«Non molliamo e non faremo un fottuto tour di addio». Lo ha detto Bruce Springsteen durante le ultime date estive del suo tour americano, che si è chiuso il 15 settembre con un ritorno trionfale dove tutto è cominciato, sul lungomare di Asbury Park, la cittadina sulla costa del New Jersey in cui è iniziata la carriera della E Street Band, la più potente e inarrestabile “bar band” (come l’ha definita lo stesso Springsteen) del rock. Tre ore di concerto con una scaletta piena di sorprese, la celebrazione del potere trascendente del rock, le storie di vita personale che diventano collettive, l’epica dei perdenti, e il giorno prima del concerto una apparizione di Bruce Springsteen a sorpresa sul palco dello Stone Pony, il bar dove ha iniziato a suonare nel 1973.

Il tour iniziato nel 2023 non si ferma e mentre Bruce si prepara alle prossime otto date in Canada dal 31 ottobre al 22 novembre, esce il documentario che lo racconta: Road Diary, girato dal suo regista di fiducia Thom Zimny. È il primo tour dopo sei anni e Springsteen ha cambiato molto della sua impostazione live, rinunciando alle prove di forza e concentrando lo show in tre ore ed evitando l’imprevisto esaltante dei cartelli pescati a caso dal pubblico con le richieste dei fan.

Il suo ultimo album Letter To You parla di memoria e ricordo ed è dedicato al suo amico George Theiss e ai membri della sua prima band, The Castiles, con cui ha suonato dal 1965 al 1968, di cui è rimasto l’unico ancora in vita (come canta in Last Man Standing), a Clarence Clemons, Danny Federici e a tutte le persone che non ci sono più. Springsteen ha creato una scaletta intensa e teatrale, appoggiandosi alla sezione fiati degli E Street Horns e all’aggiunta di un elemento soul con la voce di Curtis King, le percussioni di Anthony Almonte e tre coriste, ha raccolto i membri storici Garry Tallent, Roy Bittan, Max Weinberg, Nils Lofgren e Little Steven e i nuovi Charlie Giordano e Soozie Tyrell e Jake Clemons dietro all’idea stessa della E Sreet Band come collettivo musicale, ha provato e riprovato i brani nel corso di lunghi mesi di prove con una intenzione precisa: «Voglio raccontare una storia che parla della vita, della morte e di tutto quello che sta in mezzo».

Il documentario Road Diary esce il 25 ottobre, Bruce lo ha presentato personalmente al festival del cinema di Toronto con una grande frase: «Facciamo l’unico mestiere al mondo in cui a 75 anni lavori ancora con le persone con cui sei andato a scuola. Vivi con loro. Li vedi crescere, sposarsi, divorziare, andare in prigione, uscire di prigione, non pagare gli alimenti per i figli, invecchiare, e alla fine ti ritrovi nella stessa stanza quando muoiono. Da un lato vorrei augurare a tutti quanti un’esperienza altrettanto bella e coi vostri amici. Dall’altro è una cosa che pesa per il tempo trascorso insieme e per le cose fatte. Ma se dovessi morire domani, so che ne sarebbe valsa la pena: è stato un bellissimo viaggio».

Guarda il trailer ufficiale:

È uscito un libro in America, anzi un saggio (There Was Nothing You Could Do: Bruce Springsteen’s Born in the U.S.A. and the End of the Heartland’) che analizza il ruolo ormai raggiunto da Bruce Springsteen di punto di riferimento assoluto della musica americana di ogni genere. Sempre più artisti, dai musicisti country cme Zach Bryan alle superstar del rock come i The Killers fino a gruppi indie come i Bleachers di Jack Antonoff fanno di tutto per averlo ospite nelle loro canzoni.
L’autore Steven Hyden dice: “Bruce ha preso il posto di Johnny Cash, l’anziano che le nuove generazioni considerano un faro di integrità”. Resta anche un punto di riferimento dal vivo, lo aspettiamo in Italia per le date che deve recuperare a San Siro 30 giugno e 3 luglio, già che c’era ha fissato altre date in giro per l’Europa e ha detto: “Non molliamo e non faremo un fottuto tour di addio”.

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